Ora la salute psicologica è la più a rischio

Egregio direttore, vorrei portare alla luce un problema ad oggi ignorato. Consapevole dell’emergenza, ritengo normale che non vi sia stata occasione di valutarla pienamente. Tuttavia, trovandomi in una circostanza condivisa da molti concittadini, emersa già durante la prima fase della pandemia, ritengo necessario valutare nuovamente una soluzione. In particolare, bisogna tenere conto anche dei partner e dei coniugi che vivono in regioni diverse, indipendentemente dai motivi, e che, da ottobre, non hanno mai avuto la possibilità di incontrarsi (fuorché per una manciata di giorni a dicembre). Ritengo la situazione insostenibile! Il divieto di spostamento tra regioni è stato prorogato fino a fine marzo e dubito fortemente sia l'ultima proroga attuata... Sicuramente la situazione emergenziale richiede non pochi sforzi da parte di tutti, sforzi che non sono vani se si riescono a salvare delle vite. Bisogna però anche considerare, e non dimenticare, la salute psicologica delle persone, quella attualmente più minacciata. Lettera firmata

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