Rimuovere le barriere all’istruzione per bambine e ragazze

In tutto il mondo  129 milioni di ragazze non vanno a scuola
In tutto il mondo 129 milioni di ragazze non vanno a scuola
In tutto il mondo  129 milioni di ragazze non vanno a scuola
In tutto il mondo 129 milioni di ragazze non vanno a scuola

L’epidemia di Covid-19 potrebbe pesare sul presente e futuro delle bambine e delle ragazze. Unicef lo ha evidenziato in occasione della Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze l'11 ottobre scorso. In tutto il mondo, 129 milioni di ragazze non vanno a scuola: solo il 49% dei Paesi ha raggiunto la parità di genere nell'istruzione primaria, mentre a livello secondario il 42% dei Paesi ha raggiunto la parità di genere nell'istruzione secondaria inferiore, il 24% nell'istruzione secondaria superiore. Le ragioni sono molte: le barriere all'istruzione delle ragazze - come la povertà, matrimoni precoci e violenza di genere - variano tra i paesi e le comunità. Con la pandemia, si diceva, il quadro rischia di peggiorare. Le restrizioni ai viaggi e il distanziamento sociale, dovuti alla pandemia, rendono loro difficile accedere ad assistenza sanitaria, servizi sociali e supporto delle comunità, che le proteggono da matrimoni precoci e violenza di genere. Con le scuole chiuse, le ragazze hanno maggiori probabilità di lasciare gli studi e non tornare a studiare. La perdita di lavoro e la crescente insicurezza economica potrebbero anche spingere le famiglie a far sposare le loro figlie per alleviare la pressione economica. Grandi divergenze ci sono anche nei Paesi a medio reddito. «Solo il 14% delle ragazze che hanno ottenuto i migliori risultati in scienze o matematica si aspettavano di lavorare nel campo della scienza e dell'ingegneria, rispetto al 26% dei ragazzi con i migliori risultati. A livello globale, solo il 22% dei professionisti dell'intelligenza artificiale (AI) sono donne, un enorme divario di genere che è attualmente al centro della progettazione degli algoritmi che hanno un impatto su tutte le nostre vite – commenta la presidente di Unicef Italia Carmela Pace - nel mondo la percentuale di donne tra i laureati in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM) è inferiore al 15% in oltre due terzi dei paesi. Promuovere l’uguaglianza di genere significa garantire maggiori opportunità alle bambine e alle ragazze per colmare il gap rispetto ai loro coetanei maschi, significa attuare un cambiamento culturale globale che si traduca concretamente in equità salariali uomo-donna, opportunità, sicurezza, protezione sociale, uguali possibilità di accedere all’istruzione per bambine e ragazze. Noi dell’Unicef continueremo a lavorare perché questo avvenga».

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