Sul Monte Alben con vista sulle Orobie

di Andrea Ravarini
Il Monte Alben Il panorama spazia dall’Adamello alle Orobie
Il Monte Alben Il panorama spazia dall’Adamello alle Orobie
Il Monte Alben Il panorama spazia dall’Adamello alle Orobie
Il Monte Alben Il panorama spazia dall’Adamello alle Orobie

Oggi proponiamo l’itinerario che ci porta nelle Orobie bergamasche, a cavallo tra Val Brembana e Val Seriana, sino ai 2.019 metri della cima del Monte Alben. Il punto di partenza è Pian della Palla, raggiungibile dal Passo di Zambla con una strada in parte sterrata, ma in ottime condizioni, o dall’abitato di Oltre il Colle (Bergamo), risalendo i tornanti di via Drago. Parcheggiata l’auto in prossimità del bar-ristoro, prendiamo in direzione sud la stradina che conduce alla Conca dell’Alben: la si lascia subito, al primo tornante, per proseguire invece diritti imboccando il sentiero che entra nel bosco e che, ripristinato nel 2006 in ricordo di don Angelo Ceroni, ha preso il nome di Sentiero dell’Amicizia. Sbucati dopo un tratto ripido sul dossone chiamato Cresta del Gallo, il percorso si unisce a quello che proviene dalla Conca dell’Alben. Il sentiero sale poi tra mughi, erba e rocce calcaree per entrare nell’impervio canalone finale, dove fiorisce la primula albenensis, specie endemica che prende il nome proprio dalla meta di giornata. Con un ultimo tratto in cresta si raggiunge Cima della Croce, che rappresenta la seconda elevazione del gruppo dell’Alben: già di per sé vale un’escursione. Proseguiamo verso sinistra in discesa e, incontrata l’uscita dalla ferrata Maurizio (che descriveremo con la rubrica della prossima settimana), ci portiamo in breve al Passo della Forca, dove si trova la simpatica Baita del Gioàn, un ricovero d’emergenza incastonato tra le rocce. Qui arriva anche il percorso che sale dal Passo della Crocetta, descritto su Zaino in Spalla numero 927. Percorriamo la cresta verso sud, tra splendide rocce calcaree, superando alcuni passaggi in facile arrampicata e attraversando una suggestiva galleria naturale. Ci si tiene sul versante occidentale per aggirare a destra l’ultima ripida paretina e raggiungere così la vetta, da cui il panorama spazia dall’Adamello ai «tremila» delle Orobie (Pizzo Coca e Redorta), sino al lontano Monviso: una rosa dei venti posata dal CAI Val del Riso aiuta ad individuare le diverse cime. Ritornati al passo della Forca, invece di rientrare dal più breve percorso di andata, si scende a sinistra nella conca, passando in prossimità del Rifugio Monte Alben e poi a fianco della Casera Alta (indicata anche come Baita de Sura). Quasi in piano si raggiunge il Passo del Sapplì per poi scendere con ripidi tornanti; al bivio a circa 1.350 metri si tiene la destra e si percorrere un lungo traverso in direzione nord est che con svariati saliscendi passa dalla Casina Bianca e dal Pian della Mussa, per ricondurci infine al Pian della Palla. aravarini@gmail.com

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