Una password sicura: prima auto-protezione

Il primo passo Una password sicura aiuta l’auto-protezione
Il primo passo Una password sicura aiuta l’auto-protezione
Il primo passo Una password sicura aiuta l’auto-protezione
Il primo passo Una password sicura aiuta l’auto-protezione

Il nostro Garante ha ideato una campagna informativa denominata «Finalmente un po’ di privacy», mirata a promuovere il tema della protezione dei dati e della privacy incentivando così la diffusione di un’educazione digitale di base. Oggi, il tema della privacy, seppur molto attuale, è spesso sottovalutato. L’utente medio tende a spogliarsi del ruolo di primo agente e pretende di delegare totalmente all’Autorità ogni funzione protettiva. Uno degli obiettivi della campagna, quindi, è proprio quello di diffondere la cultura del valore dei dati. Tra le tematiche approfondite vi è la cybersicurezza. Nonostante tutti sappiano dell’esistenza di specifiche indicazioni da seguire per la scelta di una password più sicura (il Garante, a tal fine, ha creato un vademecum costantemente aggiornato in base alle evoluzioni tecnologiche e normative), sono in pochi ad attuarle realmente. L’utente spesso scorda che la propria identità è racchiusa all’interno dell’ormai noto binomio username-password. Proprio a causa della scarsa consapevolezza dell’importanza di tutelare i dati, omettiamo di cambiare con frequenza le password, ne utilizziamo di banali e prevedibili o usiamo la stessa combinazione per tutti i dispositivi e gli applicativi, aumentando così esponenzialmente il rischio di furto di dati e di informazioni. I nostri smartphone rappresentano dei veri e propri tesori di eredità digitale: la perdita o la sottrazione dei dati in essi contenuti, in considerazione dell’enorme valore affettivo, difficilmente si potrà tradurre in termini economici. Se si considera la quantità di profili social, abbonamenti, app e dispositivi in uso quotidiano, adottare chiavi d’accesso sicure può risultare piuttosto complicato. Per venirci in soccorso sono nati i gestori di password, ovvero dei software che aiutano gli utenti, mediante suggerimenti, a creare password complesse, a memorizzarle in modo sicuro in un deposito digitale protetto ed a recuperare quelle perdute. È fondamentale, quindi, comprendere che è da noi che deve partire la protezione dei nostri dati. È essenziale che l’educazione digitale di base venga impartita sin da subito, poiché le nuove generazioni entrano in contatto con il mondo digitale sempre più precocemente ed è bene che tutti abbiano chiaro che una password sicura è la prima forma di auto-protezione che ciascuno di noi può mettere in atto. mb@avvocatomarinabernardi.com

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