LA SFIDA 2023

La corsa verso la Loggia: sbloccate le candidature per Castelletti e Rolfi

di Eugenio Barboglio Giuseppe Spatola
Entrambi gli schieramenti pronti ad ufficializzare le squadre. Il vice sindaco per il centrosinistra dovrebbe essere Federico Manzoni Vertice centrodestra per il «sì» al leghista aspettando l'ok di Santanchè
Laura Castelletti e Fabio Rolfi potrebbero contendersi la poltrona di sindaco alle elezioni del 2023
Laura Castelletti e Fabio Rolfi potrebbero contendersi la poltrona di sindaco alle elezioni del 2023
Laura Castelletti e Fabio Rolfi potrebbero contendersi la poltrona di sindaco alle elezioni del 2023
Laura Castelletti e Fabio Rolfi potrebbero contendersi la poltrona di sindaco alle elezioni del 2023

Dopo tanti tentennamenti è una specie di regalo di Natale per la politica bresciana. Sì, salvo sorpresissime questa sarà la settimana delle decisioni definitive nella corsa a sindaco di Brescia. Sia a sinistra sia a destra. Nel centrosinistra la situazione pare essersi sbloccata in questo weekend. Tantissime le televonate tra i maggiorenti di partiti e liste che sostengono la Giunta Del Bono, per giorni infruttuose fino a che qualcosa finalmente si sarebbe quagliato. Si è chiuso su Laura Castelletti candidato sindaco e ci sarebbe l’accordo anche sul vice, Federico Manzoni. Ora si tratta per il Pd di dare l’ok definitivo di partito.

La quadra nel centrosinistra

Dunque, dovrà pronunciarsi la segreteria cittadina, che insieme alla provinciale ha sovrainteso agli ultimi accordi, e anche l’assemblea. Infine l’ultima parola, quella della Castelletti stessa, che per ora non è ancora stata interpellata ufficialmente. Sul binomio con Manzoni non dovrebbero esserci pregiudiziali, semmai la decisione definitiva della vice di Del Bono dipenderà probabilmente dalla squadra che, insieme alla candidatura, il centrosinistra sta costruendo. Se i vertici della piramide di Giunta sono dunque sostanzialmente a posto, il resto è oggetto, e continuerà ad esserlo per parecchio, di discussione.

Già comunque si fanno i primi nomi, che dovrebbero essere di garanzia per la candidata sindaca. Da Roberto Rossini, a Giovanni Comboni, da Roberto Cammarata, a ovviamente Valter Muchetti che ha retto in questi anni i Lavori pubblici. È chiaro che se questi saranno confermati, si dovrà andare a caccia di donne per mantenere l’equilibrio di genere e pure quello politico. La Sinistra, ad esempio, potrebbe esprimere per la Giunta, Donatella Albini, già delegata di Del Bono per la Sanità.

Italia Viva

Tra le cose che si delineeranno in questa settimana anche la posizione definitiva di Italia Viva, su cui non è sicuramente ininfluente che Renzi abbia mandato chiari segnali a favore del partito unico e che insieme ad Azione sostenga Moratti in Regione. Se Pd e centrosinistra decidono Castelletti-Manzoni questa settimana, anche la leggera irritazione che, si dice, Calenda avrebbe accumulato per le titubanze bresciane dovrebbe svaporare. Scopriremo prima di Natale anche le intenzioni di Italia Viva? E quelle della lista Civica che fa capo a Cantoni e Patitucci, muchettiana e molto critica con Castelletti?

Riunione nel centrodestra

Sul fronte del centrodestra la riunione decisiva tra Roberta Sisti (Lega), Diego Zarneri (FdI) e Adriano Paroli (Forza Italia) si terrà questo pomeriggio. Dopo gli incontri dei giorni scorsi tra i neo eletti coordinatori di lega e FdI e il senatore Paroli, l’accordo su Fabio Rolfi è chiuso senza riserve. Il vice sindaco indicato dalla coalizione sarà Gianpaolo Natali che in giunta avrà almeno quattro assessori meloniani per compensare il ruolo di capofila lasciato alla Lega. Il «sì» definitivo, quindi dovrà arrivare da Milano in settimana e la presentazione approntata già per sabato 17 dicembre. Tutto però ruota intorno al benestare che dovrà essere dato da Daniela Santanchè, ministro al Turismo ma anche coordinatore regionale di FdI. La contrattazione di Brescia, infatti, si innesta con quella avviata nelle scorse settimane per la futura giunta regionale. Di fatto l’ok a Rolfi dipende esclusivamente dalle risposte che la lega dovrà dare a FdI sul Fontana Bis.

Ad oggi le richieste del partito della Meloni sono rimaste senza risposta alcuna. In questo senso Santanchè sta facendo melina, sottolineando come l’urgenza sul nome del candidato sindaco di Brescia è subordinata a quella degli spazi da avere in Regione. Un puzzle di decisioni che saranno prese necessariamente entro la settimana. Salvo sorprese. Difficile che FdI corra la partita solitaria in Loggia. Il nome messo sul piatto da Zarneri a settembre, quello di Enrico Mattinzoli, numero uno di Artfidi, oramai è passato e il centrodestra è consapevole che correre uniti in città potrebbe realmente costituire il quid in più per battere il centrosinistra dopo 10 anni di governo ininterrotto.

La questione politica, però, non è da sottovalutare e per questo il territorio aspetta che il coordinamento regionale dia il benestare all’operazione Rolfi aprendo di fatto la campagna elettorale che si sovrapporrebbe comunque a quella delle regionali. Le richieste di FdI per la Regione sono di fatto la Vice presidenza ma anche gli assessorati di peso fino ad oggi in carito a Lega e Forza Italia. La partita riguarda proprio la delega all’agricoltura (oggi in capo a Fabio Rolfi) e quella alla sanità e Welfare. Nodi delicati che a due mesi dalle elezioni dovranno essere sciolti anche a beneficio di Brescia. •.

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