L'allarme

Terremoto in Turchia e Siria: salgono a 912 le vittime, migliaia i feriti

Le scosse si sono registrate nel sud della Turchia, non lontano dal confine con la Siria.
I primi interventi dopo il terremoto in Turchia
I primi interventi dopo il terremoto in Turchia
Terremoto tra Turchia e Siria, i soccorritori scavano tra le macerie a Idlib

Aggiornamento 11.30

Potrebbero essere migliaia i morti a causa del terremoto di magnitudo 7.9 tra Turchia e Siria, decine di migliaia i feriti. Un primo bilancio dato dal presidente turco Erdogan indica 912 vittime solo in Turchia. Impossibile al momento avere i numeri per alcune zone del confine con la Siria, mentre i danni sono ingenti e moltissime persone sono ancora sotto le macerie.

Centinaia gli edifici distrutti: crollata la Chiesa dell’Annunciazione di Iskenderun del XIX secolo. Il castello di Gaziantep, di epoca romana, è un cumulo di macerie. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan viene costantemente informato.

Rientrata l’allerta diramata dalla Protezione Civile italiana per un possibile maremoto. Gli Usa disponibili ad inviare «qualsiasi tipo di assistenza». Partiti i primi team di soccorso della Ue. Dalla casa Bianca alla Gran Bretagna all’Italia tanti i paesi che si sono offerti di fornire aiuto.

 

Aggiornamento 10.30

È salito ad almeno 831 il bilancio delle vittime in Turchia e Siria provocate dal terremoto che ha colpito la notte scorsa il sud della Turchia: è quanto emerge dai conteggi fatti finora dalle autorità dei due Paesi, oltre che dalle squadre di soccorso in Siria. Finora, infatti, si contano almeno 284 morti in Turchia, almeno 427 nelle zone della Siria controllate dal governo e oltre 120 nelle aree del Paese controllate dai ribelli.

Medici senza frontiere sta ricevendo «molti feriti e morti» nelle sue strutture nel nord-ovest della Siria: «le nostre èquipe stanno lavorando fin dalle prime ore del mattino per rispondere all’afflusso di persone», rende noto la stessa ong. «In altre località abbiamo donato kit e siamo in contatto con le autorità sanitarie per un migliore supporto: a Idlib, nel nord della Siria, stiamo curando i pazienti nei nostri ospedali supportati e le nostre èquipe hanno donato kit medici di emergenza ad altre strutture della regione». «Rimaniamo in stretto contatto con le autorità nel nord-ovest della Siria e nel sud della Turchia per supportare meglio in base alle loro esigenze e supportare le persone colpite dal terremoto».

 

Terremoto fra Turchia e Siria, oltre 830 le vittime

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Aggiornamento ore 8.45

Sono oltre 700 le persone che hanno perso la vita per il terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito nella notte il sud est della Turchia e il nord della Siria. Almeno 300 i morti, e almeno 2.323 i feriti, nelle province turche interessate dal sisma (Adana, Malatya, Gaziantep, Diyarbakir, Hatay, Adiyaman, Osmaniye, Sanliurfa e Kahramanmaras) ma il bilancio è destinato a salire dal momento che il prefetto di Kahramanmaras - una delle province colpite - ha detto che non è ancora possibile capire quante siano le vittime mentre i danni sono ingenti.

Terremoto tra Turchia e Siria, l'arrivo delle ambulanze a Diyarbakir

 

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Una scossa di terremoto di magnitudo 7.9 è stata registrata alle 4:17 ora locale (le 2:17 in Italia) nel sud della Turchia, non lontano dal confine con la Siria. Sono seguite poi altre tre scosse alle 2:28, 2:36 e 2:58 ora italiana con magnitudo rispettivamente 5.6 (rivista al ribasso da 6.7), 5.2 e 5.

Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep. Alle vittime registrate in Turchia, un centinaio (ma i numeri sono in continuo aggiornamento), si aggiungono i morti in Siria: «Seicentotrentanove persone sono rimaste ferite e 237 sono state uccise nelle province di Aleppo, Latakia, Hama e Tartus», ha dichiarato il ministero della Sanità in un comunicato. Ma i numeri sono in continuo aggiornamento. In precedenza, un ospedale aveva riferito all’agenzia di stampa Afp che il terremoto ha ucciso almeno otto persone nelle aree settentrionali controllate dalle fazioni filo-turche, portando il totale dei morti nel Paese dilaniato dalla guerra ad almeno 245.

La Chiesa dell’Annunciazione di Iskenderun, cattedrale cattolica risalente al 19esimo secolo, è stata in gran parte distrutta dal terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito il sud est della Turchia provocando almeno 76 morti e 440 feriti. Lo fanno sapere all’ANSA fonti nella comunità cattolica in Turchia. Il sisma ha colpito anche la zona del nord della Siria nelle vicinanze con il confine turco dove sono morte almeno 110 persone e i feriti sono centinaia.

 

[[(article) Sisma in Turchia: distrutta la cattedrale di Iskenderun]]

 

A seguito del terremoto di mangitudo 7.9 avvenuto fra Siria e Turchia l’Ingv ha emesso un’allerta tsunami informando che l’onda di impatto dovrebbe arrivare sulla costa siciliana alle 6:35 su Siracusa‚ alle 6:39 a Catania e alle 6:40 a Messina. A seguire l’onda potrebbe impattare su Portopalo, Ginostra, Strombolicchio, Milazzo, Palermo, Marettimo, Gela, Pantelleria, Lampedusa, Porto Empedocle, Sciacca e Mazara del Vallo. Nella notte il Dipartimento regionale Protezione civile (Drpc) della Sicilia ha invitato «i cittadini ad allontanarsi dal litorale basso‚ da zone portuali‚ e di avvisare la popolazione e porre la massima attenzione».

Alle 7.30 l'allarme maremoto sulle coste italiane è stato revocato sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (CAT) dell'Ingv. È ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo, dalle 6.30. la misura era stata decisa da FS per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane.

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