Cento nuovi alberi Il bosco di pianura mette solide radici

I volontari al lavoro: prosegue l’opera di riforestazione del bosco di pianura
I volontari al lavoro: prosegue l’opera di riforestazione del bosco di pianura
I volontari al lavoro: prosegue l’opera di riforestazione del bosco di pianura
I volontari al lavoro: prosegue l’opera di riforestazione del bosco di pianura

Il bosco di pianura di Borgo San Giacomo mette nuove radici diventando la culla di 100 alberi tra ontani, aceri e carpini. Innesti che vanno a rafforzare l’attuale colonia composta da 300 olmi e pioppi messi a dimora in primavera. Il sindaco Giuseppe Lama e la Fondazione Castello di Padernello tengono fede al patto green sottoscritto nel settembre 2020 alla presenza di Stefano Mancuso, scrittore e biologo di fama internazionale. Siglato nell’ambito del progetto «Per un albero in più”, ideato da Papa Francesco, Carlo Petrini, monsignor Domenico Pompili e dallo stesso Stefano Mancuso, l’accordo prevede l’innesto nell’arco di cinque anni di 5.500 alberi, uno per ciascun abitante di Borgo San Giacomo. Il primo lotto del bosco è stato creato in un’area comunale dismessa, accanto alla rotatoria all’ingresso est del capoluogo, a ridosso della strada romana, che scendendo da Padernello prosegue verso Quinzano. È stato intitolato a Simone Mazzata, ex consigliere della Fondazione, scomparso nel 2019, all’età di 54 anni. Mazzata è stato promotore di tante iniziative legate all’ambiente, ha ideato il progetto «Pianura Sostenibile» e guidato la campagna di salvataggio di «Nonna Quercia», albero secolare a Castelvetro minacciato da una nuova strada. Olmi e pioppi durante l’estate scorsa hanno sopportato l’eccezionale calura. Solo pochi alberelli non hanno resistito alla siccità. Il Bosco di Simone viene esteso ora sul territorio della frazione Farfengo. I volontari hanno messo a dimora 64 giovani ontani, aceri e carpini, sistemandoli in filari a lato della strada che conduce a Borgo e di quella che porta a Coniolo. Altre 50 essenze sono state innestate dal Consiglio di frazione. «Si procede un passo alla volta – commenta il presidente della Fondazione Castello Domenico Pedroni -, per migliorare il paesaggio per il benessere di tutti. L’albero diventa un simbolo della cura del territorio, un dono per le generazioni future. Stiamo valutando altre aree da riforestare coinvolgendo i giovani per un mondo più sostenibile». •. R.C.

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