Mai più scarichi
fognari nei
corsi d’acqua

L’attuale punto di scarico delle fognature che vengono smaltite direttamente nei corsi d’acqua
L’attuale punto di scarico delle fognature che vengono smaltite direttamente nei corsi d’acqua
L’attuale punto di scarico delle fognature che vengono smaltite direttamente nei corsi d’acqua
L’attuale punto di scarico delle fognature che vengono smaltite direttamente nei corsi d’acqua

Riccardo Caffi Salvo interruzioni e ritardi determinati dall'emergenza Coronavirus, potrebbe vedere la luce entro il prossimo autunno il nuovo impianto di collettamento e depurazione al servizio dei Comuni di Barbariga e Pompiano. Inserito nel programma degli interventi triennali di Acque Bresciane, il primo lotto del progetto consiste nella realizzazione di un collettore fognario, per una lunghezza di oltre 6 chilometri, nei territori di Barbariga e Pompiano e di un megadepuratore intercomunale. In questo caso l’impianto sorgerà in territorio di Barbariga è avra una capacità calibrata su un bacino di 15 mila abitanti. L'investimento assomma a quasi 7.900.000 euro, dei quali 1.700.000 provengono dai contributi a fondo perduto legati all'accordo di programma denominato «Tutela delle acque e gestione delle risorse idriche». La gara d'appalto per i lavori è stata aggiudicata a novembre del 2019 e l’intervento, se l’emergenza sanitaria rientrerà, dovrebbero concludersi entro l'estate, contestualmente con l'avvio del cantiere per la costruzione dell'impianto di depurazione, che è andato in appalto all'inizio dell'anno e che dovrebbe essere concluso prima dell'autunno. IL PROGETTO per la raccolta delle acque di scarico di Pompiano e delle due frazioni Zurlengo e Gerolanuova, con l'aggiunta del piccolo borgo di Pudiano, frazione di Orzinuovi, per convogliarle all’impianto sovracomunale di Barbariga risale all'anno 2007 ed era stato redatto da Cogeme che aveva studiato un mega impianto destinato a servire, oltre a Barbariga, i comuni di Pompiano, Corzano, Dello, Mairano, Brandico, Longhena, per una spesa complessiva di 5 milioni di euro. Il piano è sempre rimasto sulla carta, lasciando fino ad oggi Pompiano e le frazioni privi del servizio di depurazione delle acque reflue che ormai da decenni vengono raccolte dalla rete fognaria e scaricate nella roggia Fiume. Il collettore consentirà di superare le problematiche legate alla procedura di infrazione stabilita dall'Ue come sanzione per lo sversamento del terminale delle acque di scarico in una roggia alimentata dai fontanili, come la maggior parte dei corsi d'acqua che bagnano la Bassa. L’idea del mega-depuratore era stata sin dall'inizio criticata da Legambiente, in prima linea nel rilanciare i piccoli depuratori di paese che consentirebbero tra l’altro di risparmiare terreno e chilometri di tubature sotterranee. Tuttavia la depurazione delle acque è un capitolo aperto da troppo tempo a Pompiano, i cui residenti sono obbligati a versare la relativa tariffa, benché la fognatura non sia mai stata completata con un impianto di trattamento. •

Suggerimenti