Non ce l'ha fatta Filippo Gilberti, il giovane calciatore di 14 anni che il 2 settembre scorso si era sentito male mentre era sul campo da gioco della Polisportiva Verolavecchia. Il ragazzino è deceduto in ospedale, dove era stato ricoverato a seguito di un arresto cardiaco. La speranza che potesse farcela, coltivata per cinque giorni, si è spenta insieme alla sua giovane vita.
Venerdì, giorno del suo compleanno, il 14enne era al suo primo allenamento prova, dopo che anni fa aveva smesso di giocare. Quest’anno voleva riprendere, ma dopo pochi minuti dalla sua entrata in campo, ha accusato il malore e si è accasciato. I primi ad intervenire erano stati gli allenatori del ragazzino, poi portato all'ospedale civile dove è morto. La famiglia ha deciso per l’espianto degli organi. Un gesto di generosità che potrebbe salvare la vita ad altre persone che necessitano di un trapianto.
Nonostante le condizioni di Filippo fossero parse fin da subito disperate, fino all'ultimo è stata tenuta accesa la fiamma della speranza. La notizia del decesso è arrivata nel pomeriggio di mercoledì e ha travolto l’intera comunità, in modo particolare gli amici e i dirigenti della società sportiva, che in questi giorni hanno sperato e pregato per un epilogo diverso.
Restano da definire giorno e ora dei funerali, mentre si moltiplicano gli attestati di affetto e cordoglio ai genitori Ivan e Giulia e al fratello maggiore Edoardo. Filippo aveva appena finito gli studi di media inferiore ed era in procinto di iscriversi a un indirizzo tecnico. Ci sarà tempo per fare luce sulle cause del decesso e sgombrare il campo da eventuali responsabilità. Adesso però c’è solo spazio per il dolore