Assalto degli animalisti: «Vicini agli allevatori»

di Giuseppe Spatola
Il presidente nazionale Coldiretti, Ettore Prandini, ha difeso gli allevatori bresciani vittime  di assalti animalisti
Il presidente nazionale Coldiretti, Ettore Prandini, ha difeso gli allevatori bresciani vittime di assalti animalisti
Il presidente nazionale Coldiretti, Ettore Prandini, ha difeso gli allevatori bresciani vittime  di assalti animalisti
Il presidente nazionale Coldiretti, Ettore Prandini, ha difeso gli allevatori bresciani vittime di assalti animalisti

In un momento di grande difficoltà per la Zootecnia bresciana il presidente Coldiretti, Ettore Prandini, ha dato solidarietà agli allevatori. Un’impresa agricola di allevamento di polli da carne di Offlaga alcune settimane fa è stata oggetto di intrusioni illegali notturne nel sito produttivo da parte di un'organizzazione animalista, che ha diffuso comunicati e immagini non autorizzate allo scopo di screditare una famiglia, un metodo di allevamento, un’attività simbolo del Made in Italy, che garantisce occupazione e benessere sul territorio. «Un allevamento controllato e in regola, come testimoniano gli esiti dei sopralluoghi degli enti deputati come ATS e ASL che hanno evidenziato una situazione di perfetta gestione e conduzione aziendale con tutti i parametri nella norma - sottolinea Prandini -. Da anni il settore della zootecnia bresciana ha scelto di allevare gli animali seguendo, e talvolta anticipando, tutte le linee guida sul benessere animale, riducendo l’utilizzo dei farmaci, con un’alimentazione basata sull’utilizzo di prodotti agricoli di alta qualità, gestendo i siti produttivi con competenza e grande capacità attraverso la collaborazione di dipendenti costantemente formati». Coldiretti Brescia ha quindi voluto esprimere solidarietà al mondo degli allevatori. «Oggi più che mai tutela del lavoro e leggi appropriate sono elementi necessari per evitare l’intromissione violenta di soggetti terzi che, raccontando una realtà distorta, tentano di distruggere un sistema allevatoriale fatto di lavoro e di sacrificio – precisa Prandini - capita spesso che immagini di attività lavorative ordinarie vengano snaturate e utilizzate come esempio per rappresentare un settore che, diversamente, è punto di riferimento a livello mondiale per sostenibilità e benessere». Di più. «In ogni caso - ribadisce Prandini - non possiamo accettare che gli eventuali comportamenti scorretti anche di una singola impresa agricola portino a una generalizzazione sull’attività lavorativa svolta da migliaia di imprenditori agricoli che, con sacrificio, determinazione e impegno hanno creato le condizioni per cui l’agricoltura italiana sia punto di riferimento a livello mondiale per serietà e professionalità. Investimenti in infrastrutture, miglioramento della viabilità e semplificazione sono tra gli asset strategici su cui puntare. L’obiettivo comune deve essere quello di facilitare il lavoro di chi tiene vivi questi territori, a partire dalle imprese agricole che devono essere messe nelle condizioni di poter operare a vantaggio della collettività». •.

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