Le autorità sanitarie

Brescia zona arancione rafforzata: "Tra due o tre settimane vedremo gli effetti"

Occorrono più vaccini
Occorrono più vaccini
Occorrono più vaccini
Occorrono più vaccini

«La zona arancione rafforzata aiuterà, ma gli effetti a Brescia non si vedranno prima di due o tre settimane. Ci vuole tempo prima che le restrizioni possano sortire effetto sulla riduzione dei contagi e sui ricoveri in ospedale». Lo ha dichiarato all'agenzia Ansa il direttore di Ats Brescia Claudio Sileo dopo che anche oggi Brescia ha il primato dei contagi in Lombardia, con 901 casi. «A Brescia continuano ad esserci molti casi di nuovi positivi a conferma di una situazione molto critica per la circolazione delle varianti e anche la pressione negli ospedali è troppo alta» ha confermato Sileo.

Intanto Guido Bertolaso, chiamato dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e dalla vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti per il coordinamento della campagna di somministrazione dei sieri anti-Covid: «Stiamo passando per la fase più importante, l’attuazione. Il nostro impegno è rimodulare, adottando nuove strategie rispetto alle linee guida degli ultimi 12 mesi, fondate sulle chiusure forzate come strumento di prevenzione, ma non possiamo sempre e solo inseguire il virus. Per questo, abbiamo immaginato qualcosa di diverso. Interveniamo, con tempestività, anche a seguito di quanto accaduto in provincia di Brescia». «Con grande umiltà - ha detto ancora Bertolaso - stiamo verificando se anche da noi è replicabile l’esperienza fatta in Gran Bretagna e in Israele».

«Non possiamo vaccinare tutti gli abitanti dei comuni in cui si registrano nuovi focolai - ha spiegato - purtroppo questo non può avvenire perché ci mancano i vaccini. La Lombardia sta riducendo anche le scorte perché riteniamo sia il caso di scendere sotto il 30%, stabilito dalle linee del Governo, perché bisogna vaccinare».

Il responsabile del Piano Vaccini in Lombardia ha poi ribadito che «siamo in tempo di guerra: la variante inglese non si sta diffondendo solo in provincia di Brescia, bisogna rallentarla». Tra domani e venerdì mattina, inizieranno le vaccinazioni degli abitanti dei territori di 15 Comuni in provincia di Bergamo e 8 in provincia di Brescia tra i 60 e gli 80 anni, oltre agli over 80 già previsti, «come avvenuto positivamente in Israele» chiosa Bertolaso. La priorità sarà data agli over 80, poi alla fascia d’età dai 60 ai 79 anni. Saranno coinvolti i cittadini di Roccafranca, Rudiano, Urago d’Oglio, Pontoglio, Palazzolo sull’Oglio, Capriolo, Paratico, Iseo. In provincia di Bergamo i Comuni coinvolti sono: Adrara San Martino, Calcio, Castelli Calepio, Cividate al Piano, Credaro, Gandosso, Palosco, Predore, Pumenengo, Sarnico, Tavernola bergamasca, Telgate, Torre Pallavicina, Viadanica, Villongo. Saranno vaccinate 30.000 persone.

Chiuduno e Antegnate (BG), Chiari e Iseo per Brescia sono i 4 centri massivi individuati per velocizzare la campagna. In questa area saranno vaccinate tra le 4 e le 5.000 persone al giorno, quindi in una settimana sarà completata la somministrazione nei territori più a rischio.

 

Suggerimenti