L'APPUNTAMENTO

A Brescia la ministra Cartabia: "Giustizia riparativa, sfida epocale Milani un pioniere"

La ministra Cartabia in piazza Loggia con il sindaco e Manlio Milani
La ministra Cartabia in piazza Loggia con il sindaco e Manlio Milani
La visita della ministra Cartabia a Brescia

La ministra Marta Cartabia è intervenuta oggi a Brescia al primo incontro del ciclo  promosso organizzato da Casa della Memoria, Provincia e Comune di Brescia sul tema «Giustizia riparativa. Riprendere le relazioni», presenti anche i docenti Claudia Mazzuccato e Adolfo Ceretti.

«Siamo di fronte a una sfida epocale: scrivere una riforma giudiziaria che non soffochi e imbrigli, ma anzi agevoli l’esperienza della giustizia riparativa, stabilizzandola. La legge deve limitarsi a sostenere, offrire una possibilità, ma non può imporre di intraprendere un percorso di questo tipo - ha detto la guardasigilli -. Deve però garantire il diritto a farlo. È importante avere dei luoghi anche fisici in cui incanalare questa urgenza, dei centri che possono diventare invito, sollecitazione e proposta. Ogni storia è unica e ha una sua peculiarità che la legge non deve schematizzare e imbrigliare».

Rivolgendosi agli uomini della Polizia penitenziaria, di cui oggi ricade il 205esimo anniversario della fondazione, ha aggiunto: «Proprio a queste forze di polizia è chiesta un’evoluzione importante, già iniziata: hanno un ruolo fondamentale nell’affiancamento di chi ha commesso un reato e inizia un percorso di riabilitazione». In quanto all’importanza della memoria, in relazione alla giustizia riparativa, la ministra ha ringraziato Manlio Milani, marito di una delle vittime della strage di Piazza della Loggia, presidente della Casa della memoria e da sempre impegnato nella ricerca di verità e giustizia, con il quale poi si è recata a rendere omaggio alla stele. «Milani è uno dei pionieri della giustizia riparativa, perchè ha saputo cogliere esperienze sottotraccia, poi emerse in potenza all’attenzione pubblica. Non ci si deve aggrappare a un ricordo che va sbiadendosi, ma una memoria che genera vita innovativa. Non è un modulo che si ripete, ma è sempre nuovo: così si onorano le vittime. La vita deve guardare sempre avanti».

Al termine dell'appuntamento l'omaggio della ministra al caduti della strage di piazza Loggia, alla stele.

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