LA SCUOLA

Il 27 gennaio alla Carducci: memoria e conoscenza per creare la speranza

Alcuni elaborati della Carducci per il Giorno della Memoria
Alcuni elaborati della Carducci per il Giorno della Memoria
Alcuni elaborati della Carducci per il Giorno della Memoria
Alcuni elaborati della Carducci per il Giorno della Memoria

Nel Giorno della Memoria, 27 gennaio 2022, i ragazzi della scuola media Carducci di Brescia, si sono riuniti tutti insieme nella loro «piazza virtuale»: un minuto di silenzio a mezzogiorno per ricordare, come recita la Legge 211, «la Shoah, cioè lo Sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».
I ragazzi, come ha riassunto la dirigente dell'Istituto comprensivo Centro 1 Giulia Coppini in una lettera, hanno ascoltato le letture e le riflessioni che alcuni compagni hanno preparato con i loro insegnanti impegnandosi in letture, visioni di film, documenti e altro. 
«Sono convinta che il grande privilegio della conoscenza, che accomuna noi tutti appartenenti alla scuola, si accompagni alla responsabilità dell’impegno a ricordare, a continuare ad esprimere verso il nostro passato l’attenzione e l’interesse verso quanto è accaduto a chi ci ha preceduto» ha scritto Coppini. «Uno dei primi libri sull’Olocausto che ho letto è stato “Se questo è un uomo” di Primo Levi.  Ricordo il dolore e lo sconcerto della domanda che pensavo Levi rivolgesse anche a me, seppur bambina:  questo è un uomo?». 

«Considerate se questo è un uomo
 Che lavora nel fango 
 Che non conosce pace 
 Che lotta per mezzo pane 
 Che muore per un sì o per un no» (dal libro di Primo Levi)

«Ho imparato nel tempo a chiedermi anche se è un uomo quello che nella storia ha generato l’Olocausto, ha scritto le leggi razziali, ha imprigionato uomini, donne e bambini - prosegue la dirigente -. Mi domando ancora e sempre se sono uomini quelli che ancora oggi scrivono pagine di sopraffazione, di odio, di persecuzione. Ma voglio ricordare a me stessa e a tutti che la Legge n. 122, che ci chiama al compito della memoria, celebra anche il ricordo di altri uomini: quelli che “si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».
E' al loro ricordo che la dirigente e gli alunni hanno voluto fare ulteriore riferimento, per riappropriarsi «della gioia dell’appartenenza al genere umano e per coltivare ancora, pensando a questi uomini, ai loro gesti di coraggio, alla forza delle loro scelte, la speranza in un’umanità capace di fare tesoro degli insegnamenti della Storia». 

 Perché queste cose non accadano mai più. 

Suggerimenti