Il Comitato ordine e sicurezza per prevenire tensioni sociali

Il Prefetto di Brescia, Attilio Visconti
Il Prefetto di Brescia, Attilio Visconti
Il Prefetto di Brescia, Attilio Visconti
Il Prefetto di Brescia, Attilio Visconti

Aspettando il Green pass-day in Prefettura a Brescia è stato convocato per domani un comitato ordine e sicurezza che dovrà chiarire e le linee di indirizzo per evitare che lo scontro sociale si accenda dopo i fatti di Roma e l’assalto alla sede della Cgil. Il prefetto, Attilio Visconti, ha chiesto la massima attenzione sul tema e affronterà con le parti sociali ogni criticità che potrà emergere. Per ora, a parte l’obbligo di tamponi per i no-vaccinati, i maggiori dubbi sono tutti nella gestione della sicurezza in azienda. Per «assicurare efficace ed efficiente» verifica del Green pass nei luoghi di lavoro pubblici e privati, il ministero della Salute «rende disponibili ai datori di lavoro specifiche funzionalità» per una verifica «quotidiana e automatizzata» rivelando solo il «possesso» di un certificato «in corso di validità» e non «ulteriori informazioni». Non solo. Il Governo prevede l’uso «di un pacchetto di sviluppo per applicazioni, rilasciato dal ministero della Salute con licenza open source», che si può «integrare nei sistemi di controllo degli accessi, inclusi quelli di rilevazione delle presenze». «Per far fronte a specifiche esigenze di natura organizzativa, come ad esempio quelle derivanti da attività lavorative svolte in base a turnazioni, o connesse all’erogazione di servizi essenziali, i soggetti preposti alla verifica» del Green pass «possono» richiederlo ai lavoratori "con l’anticipo strettamente necessario e comunque non superiore alle 48 ore, ciò anche in relazione agli obblighi di lealtà e di collaborazione derivanti dal rapporto di lavoro». Per i controlli del Green pass effettuati con App, «è fatto esplicito divieto di conservare il codice a barre bidimensionale (qr code) delle certificazioni verdi Covid-19 sottoposte a verifica, nonché di estrarre, consultare, registrare o comunque trattare per finalità ulteriori rispetto a quelle» per il controllo per l’accesso al lavoro «le informazioni rilevate dalla lettura dei qr code e le informazioni fornite in esito ai controlli» stessi.•. Giu.S.

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