TURISMO

Gli operatori: «Lasciati soli dal governo in un lockdown di fatto»

di Magda Biglia
La testimonianza delle agenzie viaggi: «Anche la troppa paura di restare bloccati all'estero porta al crollo delle prenotazioni. Siamo le cenerentole del comparto»
Momento di crisi e contagi diffusi, in pochi si fidano a viaggiare
Momento di crisi e contagi diffusi, in pochi si fidano a viaggiare
Momento di crisi e contagi diffusi, in pochi si fidano a viaggiare
Momento di crisi e contagi diffusi, in pochi si fidano a viaggiare

Come se non ci si potesse muovere. Come essere ancora in rosso. Le tante difficoltà oggettive e burocratiche, le alte percentuali di positivi al virus, le quarantene, la paura, l’ansia di essere bloccati altrove lasciano le agenzie viaggi deserte. Non si prenota, più facilmente si disdice. «E’ come un lockdown nei fatti» dichiara Maurizio Pelucchi di Amico Tour. «Va malissimo, la perdita di fatturato è dell’80 per cento - aggiunge -, e nessuno ci dà una mano, nemmeno il Comune con la Tari, non ha rinnovato il bando per gli sconti. L’inverno è andato malissimo, poche prenotazioni e poi disdette dei contagiati. Ho avuto un cliente che ha dovuto rinunciare per due volte. E regna il timore di dover restare all’estero in isolamento. Anche le assicurazioni stanno pensando a stringere per i troppi inghippi». «Va malissimo» è la risposta che tutti i titolari di agenzia viaggi danno alla domanda sull’andamento del turismo che passa dai loro banchi. Poi la protesta si volge al Governo. «Ci ha abbandonati, un settore che valeva il 13% del pil nel 2019. Avevamo fiducia in Draghi, a cui ho scritto per chiedere più attenzione, invece ci ha lasciato completamente soli - afferma, “con profonda amarezza“, Marco Copeta di Arnaldo Viaggi, presidente di Assoviaggi Confesercenti Brescia e Lombradia orientale - Io ho addirittura chiuso il 15 dicembre, Natale, Capodanno non sono esistiti. Fra tamponi e documenti passa la voglia, poi si aggiungono i divieti di partenza invece che lasciare decidere nel Paese di arrivo. Non posso nemmeno mettere in cassa integrazione le ragazze, non è stata prorogata quella per Covid. Forse qualche spiraglio si vedrà a marzo, noto accessi informativi al mio sito ma si concretizzeranno i sogni di chi ha tanta voglia di viaggiare? L’estate, credo, sarà di nuovo in Italia con molto fai da te e con il grosso deterrente dei prezzi alle stelle».

Se la prende con Roma anche Gianbattista Merigo, che ha appena inaugurato la partecipazione al progetto Travel Hub, sorta di co-working per unire le forze e ottimizzare i costi. «Nessuna proroga alla cig, vera botta inaspettata, perché la politica è impegnata nella elezione del presidente; ci auguriamo che facciano alla svelta e pensino ai problemi reali del Paese - denuncia -. Il ministro Garavaglia ha di nuovo promesso un intervento con retroattività, vedremo. Per noi, sinora, ristori pochi e solo annunciati perché non abbiamo potere contrattuale, siamo le cenerentole del turismo. Siamo fermi, abbiamo dimezzato gli orari, cerchiamo di sperare ma ci saranno pure i voucher da rimborsare entro marzo se la gente non può spostarsi. Del resto mancano anche i prodotti, le proposte, i pacchetti, i voli. Gli italiani vanno in montagna, e non passano da noi. Quanto potremo ancora resistere?». «E’ un momento disastroso e sul futuro siamo completamente nel sospeso- ribadisce Eliseo Capretti di Ocean Viaggi di Salò - Secondo me qualcuno sta chiudendo, io stesso di due sedi in città ne ho tenuta soltanto una. Tra Salò e Desenzano già in tre hanno abbassato la serranda. C’è la questione dei dipendenti, i miei sono 20 da pagare ogni mese. E non è stata rinnovata la cassa della pandemia, con la normale si pagano lo stesso i contributi. Avevamo un po’ sperato in dicembre, invece siamo fermi. Anche i famosi corridoi aperti sono complicati e si teme di finire come i turisti bloccati alle Maldive. In estate forse ci sarà una ripresa ma al massimo al 50%». Unica novità, segno di qualche movimento, nel panorama nero del turismo, per Capretti, è la proposta, appena arrivata, di una compagnia aerea regionale alto atesina, Sky Alps, con partenze dall’aeroporto Dolomiti di Bolzano per numerose località europee e destinazioni italiane come Olbia, Catania, Brindisi, Lamezia Terme, Cagliari. «Assomiglia a un tentativo bresciano di oltre vent’anni fa, ma può essere interessante per i nostri vacanzieri».•.

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