Matarazzo, pizza «mondiale» Un argento con riflessi dorati

di Marta Giansanti
Mario Matarazzo sul podio con i figli al campionato mondiale della pizza
Mario Matarazzo sul podio con i figli al campionato mondiale della pizza
Mario Matarazzo sul podio con i figli al campionato mondiale della pizza
Mario Matarazzo sul podio con i figli al campionato mondiale della pizza

È un argento dai riflessi dorati quello conquistato da Mario Matarazzo al «Campionato mondiale della pizza» disputato a Parma nei giorni scorsi. Il pizzaiolo napoletano d’origine e bresciano d’adozione è infatti arrivato secondo alla competizione dietro al friuliano Lorenzo Collovigh il quale però si sarebbe reso protagonista di «clamorose violazioni del disciplinare durante l’esibizione. Collovigh resterà sì campione morale ma per rispetto di quei pizzaioli che hanno dimostrato di conoscere e seguire le regole, chiedo che il suo nome non venga trascritto negli elenchi dei Campioni Stg», dice il maestro pizzaiolo Attilio Albachiara, presidente dell’associazione Mani D’oro. «Qualora, questa richiesta dovesse restare inascoltata – aggiunge - faremo valere nelle sedi più opportune le nostre ragioni». Un «ribaltone» che farebbe quindi di Matarazzo titolare delle cinque pizzerie Manuno, sparse tra Brescia e provincia, il vero vincitore: «Peraltro Collovigh si è lasciato andare anche a commenti inopportuni ed offensivi: una condotta contraria a chi tiene alto il nome della pizza napoletana Stg (Specialità territoriale garantita) in Italia e nel mondo», ha sottolineato il pizzaiolo partenopeo, il primo a portare la specialità a Brescia nel 2003. «All’inizio è stata dura: far apprezzare la cultura della pizza napoletana ad un palato non abituato a questi sapori non è stato semplice, ma con impegno e sacrificio sono riuscito nel mio intento ed oggi, più del 60% dei miei clienti è bresciano», dice soddisfatto. UN TRAGUARDO raggiunto e ampiamente superato: in pochissimi anni Matarazzo, vincitore di oltre 30 titoli nazionali, europei e internazionali, ha aperto 5 attività, inserite nelle migliori guide gastronomiche e nella Top 50 delle pizzerie italiane, ed ora si prepara ad una nuova avventura. A settembre infatti verrà inaugurata una scuola di formazione di arte bianca, diretta da lui e dal suo amico e collega Raffaele Fabbrocino, titolare de «Il Vicolo Corto» di vicolo Sant’Agostino. Una scuola per imparare, da veri mastri fornai, l’arte della pizza, della panificazione e della cucina a 360° attesa all’interno del centro commerciale Margherita d’Este di San Polo insieme ad una pizzeria con 80 posti a sedere: «Cerco di aprire uno spiraglio sul futuro dei giovani insegnando un mestiere fatto di amore e passione – chiude -. Un lavoro che permetterà loro di guardare avanti con maggiore sicurezza e stabilità». •

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