«Mezzi e sale
ci sono la prova
è superata. Pronti alle emergenze»

di C.REB.
Le cime della zona del Maniva ieri imbiancate per la nevicataAndrea RattiNeve in Valcamonica
Le cime della zona del Maniva ieri imbiancate per la nevicataAndrea RattiNeve in Valcamonica
Le cime della zona del Maniva ieri imbiancate per la nevicataAndrea RattiNeve in Valcamonica
Le cime della zona del Maniva ieri imbiancate per la nevicataAndrea RattiNeve in Valcamonica

Insieme ai primi fiocchi, è scattato puntuale anche il «piano neve» del Broletto. «È stato il primo vero test della stagione - spiega il consigliere provinciale Andrea Ratti, delegato alla gestione strade -. Fortunatamente le precipitazioni non hanno creato particolari problemi alla viabilità, ma il parco mezzi è efficiente e il sale è in magazzino: siamo pronti a fronteggiare qualsiasi emergenza». In alcune zone del territorio provinciale, come in pianura, «si è intervenuti con gli spargisale fin dalle prime luci dell’alba per anticipare la formazione della patina di ghiaccio - sottolinea la dirigente del settore Viabilità Pierpaola Archini -, mentre in montagna, sopra i 700 metri, sono entrati in funzione trenta mezzi con le lame spazzaneve». COMPLESSIVAMENTE sono 149 i mezzi operativi della flotta antineve dalla Provincia - 27 di proprietà del Broletto, gli altri delle imprese che hanno in appalto il lavoro - per il controllo dei due macrocomprensori (montagna e pianura), corrispondenti a 8 lotti e 22 zone in cui è suddiviso il territorio provinciale, spaziando dalle Valli all’alto Garda, dalla Valtenesi alla pianura, fino alla tangenziale sud, «sorvegliata speciale» con 11 mezzi a disposizione. La rete stradale sotto l’egida della Provincia è di 1.714 chilometri, per una superficie complessiva di 12.855 metri quadrati, «controllata» da 52 addetti, tra sorveglianti e cantonieri, oltre al personale delle ditte affidatarie per il servizio di sgombero neve e spargimento sostanze antigelive. La Provincia ha «immagazzinato» per la stagione invernale 5.200 tonnellate di salgemma, indispensabile per eliminare la formazione della patina di ghiaccio sull’asfalto, con una spesa di 450 mila euro. «Il monitoraggio è costante, particolarmente intensificato nelle zone di montagna - spiega Ratti -. Quando la temperatura si avvicina allo zero termico, considerate le condizioni ambientali, i mezzi in dotazione provvedono allo spargimento dei prodotti antigelivi per un’azione mirata a prevenire la formazione di ghiaccio, con particolare attenzione a viadotti e ponti». Durante la notte, se la temperatura si abbassa ulteriormente, il personale esce e ripete l’operazione più volte». Ogni operazione in ogni singola zona comporta il consumo di circa 18-20 quintali di salgemma. In caso di nevicate, si interviene con le lame sgombraneve per pulire la carreggiata e con gli spargisale. In questo caso, la quantità di sale misto a sabbia è di circa 1.500 quintali per ogni uscita su tutte le strade della provincia. Tra i servizi messi a punto per fronteggiare la stagione invernale c’è anche quello di valutazione e definizione delle situazioni di pericolo di valanghe, svolto da un esperto nivologo, ed il sopralluogo in elicottero, con eventuale intervento di sistema tecnico per il distacco artificiale degli ammassi nevosi. Due servizi interconnessi che assumono un particolare rilievo, oltre che per la gestione del patrimonio stradale, anche ai fini della protezione civile. La spruzzata di neve ieri è servita a testare le risorse in vista di scenari potenzialmente più complessi. •

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