l'iniziativa

Piccoli pompieri crescono in oratorio a San Bartolomeo

di Marta Giansanti
Fiamme, arrampicate e sirene: una gioia e un'eccitazione diffusa non solo tra i bimbi ma anche tra i genitori «contenti e soddisfatti»
Per i bambini un momento molto sentito insieme ai Vigili del fuoco
Per i bambini un momento molto sentito insieme ai Vigili del fuoco
Pompieropoli

Piccoli Grisù alla riscossa: la prima edizione di «Mamma da grande voglio fare il pompiere», organizzata dal Consiglio di Quartiere San Bartolomeo nell’omonimo oratorio, ma ribattezzata immediatamente dagli stessi vigili del fuoco «Pompieropoli», è stata un gran successo. Decine di famiglie e i loro piccoli «pompieri allo sbaraglio» hanno sfidato le altissime temperature e il sole cocente di ieri e, armati di grande pazienza, hanno aspettato in fila il proprio turno. Un’attesa ben ripagata: l’entusiasmo nello spegnere il fuoco e nell’arrampicarsi sulla simulazione della parete attrezzata (o castello di manovra, che dir si voglia) è stato palpabile. Un pomeriggio coordinato dai due caporeparti Romolo Iovinelli e Umberto Cerri, con il supporto degli ex VVf, oggi in pensione, e membri dell'associazione dedicata e il materiale parzialmente fornito dal distaccamento volontario di Palazzolo. «Siamo abituati a questi momenti con bambini e ragazzi - sottolinea Iovinelli - il nostro obiettivo è farli divertire garantendo la totale sicurezza. Cerchiamo di fargli vivere quelle emergenze che quotidianamente affrontiamo, ma ovviamente senza alcun pericolo». Fiamme, arrampicate e sirene: una gioia e un’eccitazione diffusa, non solo tra i bimbi e le bimbe ma anche tra i genitori «contenti e soddisfatti» di vedere i propri figli alle prese con «un’iniziativa divertente e, perché no, formativa».

Può succedere, infatti, che dopo queste giornate qualcuno decida di diventare in futuro un pompiere e di serbare questo desiderio fino all’età matura. «Un bambino mi ha dato il cinque e mi ha detto che da grande vorrà fare il vigile del fuoco», sorride il caporeparto. Un evento simile vissuto qualche anno fa anche dalla presidente del Cdq Margherita Casalotti e mai più dimenticato. «Ci fecero calare dal tubo - ricorda - un'esperienza che mi è rimasta nel cuore e vorrei fosse lo stesso per le nuove generazioni. Una manifestazione che attira, impossibile non partecipare. Dopotutto i vigili del fuoco sono gli eroi e il mito dei più piccoli». A confermarlo tantissimi adulti di un domani: «Che meraviglia, non vedo l’ora di spegnere quel fuoco», urla Simone, da poco compiuti 6 anni ma già con qualche idea sulla sua vita. «Forse farò il pompiere», ammette (quasi) convinto. «E’ bello vedere che dopo di noi ci sarà sicuramente qualcun altro che avrà lo stesso entusiasmo con cui, ormai parecchi anni fa, iniziammo», sottolinea Iovinelli. Oltre due ore di incontenibile follia, terminata però con qualche decina di minuti di anticipo («per avere il tempo di smontare e tornare in tempo ai turni di lavoro», hanno cercato di spiegare i Vvf) e accompagnata dal nervosismo dei genitori di quei bambini (una trentina) che non ha fatto in tempo a fare il giro all’interno del piccolo circuito organizzato per l’occorrenza. Poco male: si rifaranno il prossimo anno con ancora più euforia e trasporto, nella seconda edizione di una proposta che, si spera, diventerà tradizione. •.

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