Al Civile

«Scala 4.0», Brescia esempio mondiale nella lotta a Covid-19

di Paola Buizza
Primo bilancio sull'attività del reparto specializzato per la cura dei pazienti colpiti dal virus
Uno dei reparti  della Scala 4.0 dove ogni letto ha strumenti di monitoraggio
Uno dei reparti della Scala 4.0 dove ogni letto ha strumenti di monitoraggio
Uno dei reparti  della Scala 4.0 dove ogni letto ha strumenti di monitoraggio
Uno dei reparti della Scala 4.0 dove ogni letto ha strumenti di monitoraggio

Brescia ha sofferto, ma Brescia ha anche reagito. E oggi, a un anno dalla sua inaugurazione, Scala 4.0 rappresenta una concreta speranza di vita per i pazienti ricoverati perché la mortalità è passata dal 30% a meno del 10%. Chi lo avrebbe detto solo 12 mesi fa, quando sul nuovo padiglione dell’ospedale Civile, dedicato ai soli malati Covid, aleggiava il timore di un «lazzaretto». «Il progetto non fu accolto con simpatia – ricorda il direttore generale dell’Asst Massimo Lombardo, a quel tempo fresco di arrivo da Lodi, al centro dell’attenzione nazionale per il primo caso di Sars-Cov-2 in Italia -. “Non fare la Scala 4”, mi dissero. Ma ascoltare tutti i pro e contro è stato fondamentale. Oggi abbiamo una struttura che lancia il testimone verso l’ospedale del futuro». E così, aggiunto uno zero, è diventata Scala 4.0: 170 posti letto ad intensità di cura modulabile, distribuiti su 5 piani e dotati delle più efficienti tecnologie per il monitoraggio dei pazienti. (...)

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