La onlus

Scuola bombardata in Birmania: da Brescia l'appello per Melania e tutti gli altri bambini

di Paola Buizza
Truppe dell'esercito hanno colpito le elementari con le quali collabora "Una mano per i bambini", associazione attiva dal 2006
Un'immagine di Melania, la bambina di cui sono si hanno più notizie in Birmania dopo il bombardamento delle scuole da parte dell'esercito
Un'immagine di Melania, la bambina di cui sono si hanno più notizie in Birmania dopo il bombardamento delle scuole da parte dell'esercito
Un'immagine di Melania, la bambina di cui sono si hanno più notizie in Birmania dopo il bombardamento delle scuole da parte dell'esercito
Un'immagine di Melania, la bambina di cui sono si hanno più notizie in Birmania dopo il bombardamento delle scuole da parte dell'esercito

Dov'è Melania? Dove si è nascosta? Sta bene? Sono le domande che, incessanti, rimbombano nella mente e nel cuore di chi, da Brescia, segue con ansia - e terrore - le vicende in Myanmar (noto come Birmania), dove due settimane fa c'è stata una strage degli innocenti. Melania è una delle tante bambine e bambini colpiti dalla violenza della guerra che imperversa con ferocia dopo il colpo di Stato del febbraio 2021. Per lei, e per tutti gli altri, si mobilita la onlus bresciana Una mano per i bambini.

Il raid militare in Birmania ha colpito scuole e bambini

Melania Gastaldi, presidente dell'associazione bresciana attiva dal 2006, racconta: «Melania è la prima bimba nata nella clinica che abbiamo fondato a Pekon con la onlus. Speriamo sia riuscita a nascondersi sulle montagne perché di lei non abbiamo notizie da giorni, da quando cioè la sua scuola elementare è stata bombardata e sono rimasti uccisi 9 suoi coetanei.

Quella colpita non è la nostra scuola materna, la Scuola della Gioia, ma sono le elementari della parrocchia di Moybe che sosteniamo da 12 anni e con la quale collaboriamo».

I quaderni dei bambini nella scuola colpita dalle bombe in Myanmar
I quaderni dei bambini nella scuola colpita dalle bombe in Myanmar

L'organizzazione non profit bresciana è attiva anche in Myanmar

Una mano per i bambini Onlus è un’organizzazione non profit, costituita a Brescia a luglio 2006. Inizialmente attiva solo nelle Filippine, l’organizzazione, negli anni,  si è espansa nei Paesi asiatici (Myanmar e Cambogia), e all’Africa (Uganda), con progetti di scolarizzazione e sanità per i bambini più poveri e disagiati.

I bresciani, negli anni, hanno  permesso con la loro generosità di dare sostegno, assistenza e speranza. Lo hanno fatto  destinando anche il loro 5 per mille a migliaia di bambini le cui sorti, ora, preoccupano enormemente. 

Nel raid dell'esercito golpista sono morte decine di persone, adulti e bambini
Nel raid dell'esercito golpista sono morte decine di persone, adulti e bambini

Melania e gli altri bambini, difficile avere notizie

La rete internet non funziona, e gli aggiornamenti sulla drammatica situazione in Myanmar arrivano con difficoltà alla onlus bresciana. «Non abbiamo notizie dei nostri bambini, dovrebbero aver trovato rifugio nella foresta, perché così hanno fatto anche negli attacchi precedenti. Però questa volta l'attacco è stato più violento» evidenzia Gastaldi, spiegando la difficile situazione «che va avanti da un anno e mezzo».

Il golpe nel 2021, le violenze contro i civili e le stragi insabbiate

Nel febbraio 2021 i miliari, con un colpo di stato, hanno spodestato il governo civile guidato da Aung San Suu Kyi. L' esercito birmano si è macchiato di violenze atroci contro i civili, prendendo più volte di mira le istituzioni religiose - non solo cristiane - in cui la popolazione cerca rifugio dagli scontri.

Le foto sono la testimonianza del bombardamento e delle uccisioni nella scuola in Myanmar,  nonostante il tentativo dell'esercito di nascondere le atrocità
Le foto sono la testimonianza del bombardamento e delle uccisioni nella scuola in Myanmar, nonostante il tentativo dell'esercito di nascondere le atrocità

A settembre, «le truppe dell'esercito hanno profanato un edificio religioso cattolico e attaccato una scuola elementare di un complesso monastico buddhista, uccidendo 11 bambini - ha scritto asianews.it -. I media di Stato dicono che le morti civili sono causate dai miliziani della resistenza, che usano le persone come scudi umani. In realtà i militari hanno cremato i corpi nel tentativo di nascondere l'ennesimo crimine».

"Una mano per i bambini onlus" si appella al cuore dei bresciani

«Non ci aspettavamo che la guerra potesse assumere aspetti ancora più efferati e drammatici - continua Melania Gastaldi -. Tra l'altro dal 2019, a causa della pandemia, Una mano per i bambini non ha più potuto organizzare eventi grossi di raccolta fondi, come l'annuale concerto di beneficenza. Ma lì c'è bisogno di medicinali, di tutti i tipi.

Le nostre raccolte, quindi, si basano su iniziative private, donazioni e piccoli eventi. Uno di questi sarà in occasione della Coppa Mazzotti, il 1° e 2 ottobre a Brescia, dove parteciperemo come charity con la Onlus della quale sono presidente».

Le parole di Papa Francesco per i bambini del Myanmar

«Che il grido di questi piccoli non resti inascoltato» ha sottolineato Papa Francesco all'Angelus del 25 settembre scorso.

 

Come aiutare  i bambini in difficoltà

«Noi non ci arrendiamo - conclude Melania Gastaldi - continueremo a fare tutto il possibile per sostenere i nostri bambini».

Chiunque voglia dare il proprio sostegno, può consultare il sito della onlus unamanoperibambini.it

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