Calamità,
Pozzolengo è
pronto a ogni prova

di Silvia Avigo
Pozzolengo: un territorio bellissimo ma critico
Pozzolengo: un territorio bellissimo ma critico
Pozzolengo: un territorio bellissimo ma critico
Pozzolengo: un territorio bellissimo ma critico

Incendi, terremoti, alluvioni e grandi nevicate, ma anche sversamenti di sostanze pericolose, ondate di calore e incidenti gravi. Cose lontane e improbabili? Non proprio. Per affrontare queste emergenze servono preparazione e un’immediata capacità di reazione. E per il Comune, i circa 3.500 abitanti di Pozzolengo possono stare tranquilli, perché l’amministrazione ha recentemente aggiornato il piano di emergenza basandolo su una approfondita analisi del territorio, e prevedendo tutte le azioni necessarie per far fronte a un eventuale stato di crisi. NEL MEZZO dell’anfiteatro morenico, Pozzolengo conta 14 nuclei abitati (12 storici), 15 edifici di interesse culturale, 3 scuole (materna, elementare e primaria) e 2 strutture per anziani, e possiede una rete stradale relativamente semplice composta da 4 direttrici storiche che si diramano in una fitta rete di strade vicinali. La vasta rete di canali, fossi e scoli di bonifica, come quella di affossature e laghetti prevalentemente artificiali che si aggiungono ai 23 chilometri di rete fognaria e agli acquedotti (altri 60) mettono in primo piano la possibilità di allagamenti in caso di particolari condizioni meteo: il sottopasso ferroviario a Nord, alcune vie cittadine, il tratto compreso tra la confluenza tra il torrente Redone e la località Paludi, le «terre basse» tra il Belvedere e la cascina Lugana di Sopra e quella di Monte Olivi sono alcune delle zone segnalate come critiche. Basso invece il rischio di incendio boschivo (mai registrato tra il 2005 e il 2016), mentre quello sismico è di livello 2 su 4: la pericolosità è media e possono verificarsi forti scosse. Il piano è strutturato per far fronte a ogni evenienza (anche rischi poco o per niente prevedibili come incidenti stradali, ferroviari e il trasporto di sostanze tossiche), detta tutte le fasi d’intervento e i comportamenti da tenere e individua strutture e aree d’emergenza: per l’ammassamento dei soccorritori, spazi di accoglienza coperti e scoperti e di attesa e ricovero della popolazione. IL SISTEMA di Protezione civile del Comune di Pozzolengo, diretto dal sindaco Paolo Bellini, vede nei volontari del gruppo comunale il fulcro operativo. «Quando un evento diventa straordinario, la necessità di assistenza alla popolazione diviene complessa e scatta il supporto della Protezione civile comunale - ricorda Bellini -. I volontari, che ringrazio per il grande spirito di sacrificio, si mettono sempre a disposizione con uomini, mezzi e attrezzature. Abbiamo sempre creduto nelle sinergie tra coloro che si occupano di soccorso, sono stato dall’inizio promotore della caserma dei vigili del fuoco di Desenzano e ho ottenuto una postazione dell’Areu a Pozzolengo. E con la prossima realizzazione del polo delle emergenze a Desenzano potremo finalmente avere un luogo in cui potranno confluire tutti gli operatori». •

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