Cartoline dalla culla degli aironi

di S.AVI.
Un bellissimo airone rosso fotografato nell’oasi
Un bellissimo airone rosso fotografato nell’oasi
Un bellissimo airone rosso fotografato nell’oasi
Un bellissimo airone rosso fotografato nell’oasi

Nell’Oasi San Francesco, l’area desenzanese di circa due ettari protetta e riconosciuta nel 2008 come monumento naturale dalla Regione, la primavera è esplosa con un tripudio di colori, profumi e presenze di animali oggi ancora più indisturbati. Colpisce in particolare la presenza di quattro specie di aironi: il cenerino, molto comune e che non nidifica nel territorio dell’oasi pur frequentandone regolarmente i canneti, il tarabusino, il più piccolo ed elusivo ardeide europeo, che è anche un migratore, la candida garzetta, che pesca spaventando i pesci sbattendo le ali sull’acqua e l’airone rosso, decisamente raro e anche l’unico a nidificare proprio all’interno del canneto. L’AREA è gestita dall’Associazione Airone rosso. «Proteggiamo tutte specie autoctone ma non solo, la biodiversità è notevole e cerchiamo di tutelarla da tutti i punti di vista, purtroppo il canneto, a causa di diversi fattori inquinanti e non solo, si è ridotto a un terzo ma stiamo cercando di salvarlo con degli innesti», racconta il segretario dell’Associazione Fabio Gravellone. Qui sono state censite centinaia di specie animali e vegetali: 122 volatili e 124 varietà botaniche. La flora è rigogliosa con salici, pioppi, platani, sambuchi, luppoli e peri selvatici. E gli uccelli? Oltre agli aironi sono presenti stabilmente il fistione turco (un’anatra coloratissima), il forapaglie, folaga e il martin pescatore. Infine le numerose specie di pesci, insetti, rettili, anfibi e mammiferi: dal toporagno alla faina passando per lo scoiattolo europeo, che qui, contro ogni pronostico visto che di solito accade il contrario, ha scacciato quello grigio americano. •

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