Cinquecento anni dal miracolo Il Santuario è invaso dai fedeli

di Giancarlo Chiari
La statua lignea della Madonna con il pastorello: il miracolo di AdroLa moltitudine di fedeli radunata al Santuario per la ricorrenzaLa celebrazione religiosaLa processione dal  Santuario
La statua lignea della Madonna con il pastorello: il miracolo di AdroLa moltitudine di fedeli radunata al Santuario per la ricorrenzaLa celebrazione religiosaLa processione dal Santuario
La statua lignea della Madonna con il pastorello: il miracolo di AdroLa moltitudine di fedeli radunata al Santuario per la ricorrenzaLa celebrazione religiosaLa processione dal  Santuario
La statua lignea della Madonna con il pastorello: il miracolo di AdroLa moltitudine di fedeli radunata al Santuario per la ricorrenzaLa celebrazione religiosaLa processione dal Santuario

Don Francesco Rezzola, nuovo parroco di Adro e Torbiato, ha presieduto lunedì sera la messa concelebrata con i Frati Carmelitani del convento della Madonna della neve al termine della processione che ha concluso l’anno giubilare del Santuario. RICORRENZA SPECIALE per la moltitudine di fedeli che ha nel Santuario di Adro un punto di riferimento: i 500 anni dall’Apparizione Mariana. La celebrazione, organizzata dalle parrocchie di Adro e Torbiato, aveva portato il 26 giugno una copia della statua della Vergine e del pastorello, che si trova nel santuario, nelle due parrocchie che l’hanno ospitata a settimane alterne fino a lunedì sera. La storia iniziò venerdì 8 luglio 1519, quando Gian Battista Baioni, figlio di Martino, pastorello sordomuto, a oltre un chilometro della chiesa parrocchiale di San Giovanni in una località boschiva al confine con Nigoline e Torbiato, vide una misteriosa Signora vestita di bianco che gli affidò un messaggio per la gente di Adro. Il racconto, con la precisazione che si rifaceva a «esatti processi», si trova in una lettera del 1772 inviata da Venezia al custode del Santuario, descrive sia l’apparizione che la guarigione del pastorello. IL MIRACOLO convinse gli adrensi a deliberare la costruzione del Santuario: una prima chiesetta nel 1520 diventò meta di pellegrini anche per l’indulgenza concessa pochi anni dopo a chi vi si recava in pellegrinaggio. L’afflusso crescente dei pellegrini, punto di riferimento della devozione mariana, rese evidente la necessità di ricostruire e ampliare la chiesetta. Il Santuario, progettato dall’architetto Gaspare Turbini, che poté contare sulla generosità dei fedeli, fu completato nel 1776, collocando nella cripta al suo interno, sotto l’altare maggiore, il gruppo ligneo con Madonna e Pastorello. La processione, iniziata alle 20, con oltre un migliaio di fedeli si è conclusa nel piazzale davanti al santuario con la celebrazione della messa che ha riconfermato la fede delle due parrocchie per la Madonna della Neve. •

Suggerimenti