«Così ho rincorso
e fatto arrestare
un ladro»

di Alessandro Gatta
L’intervento dei carabinieri di Gavardo e della Polizia locale ha permesso di arrestare il fuggitivo
L’intervento dei carabinieri di Gavardo e della Polizia locale ha permesso di arrestare il fuggitivo
L’intervento dei carabinieri di Gavardo e della Polizia locale ha permesso di arrestare il fuggitivo
L’intervento dei carabinieri di Gavardo e della Polizia locale ha permesso di arrestare il fuggitivo

Un rocambolesco inseguimento per le vie del paese, il coraggio di un giovane che si mette a rincorrere il ladro, la collaborazione tra i residenti e tra le forze dell’ordine, e un bel lieto fine con l’arresto congiunto del malvivente, un 32enne bulgaro che non risulta residente in Italia, da parte di Polizia locale e carabinieri. SCENE DA FILM d’azione mercoledì sera a Moniga: sono circa le 20 quando S.P., un 27enne del paese, sta camminando verso casa lungo via Magenta quando sente suonare un allarme: «Ero al telefono con mia sorella - racconta - e ho sentito l’allarme, poi un rumore come un tonfo e ho visto qualcosa muoversi dalla siepe: era un uomo incappucciato in fuga, ho subito pensato fosse un ladro». Ha reagito d’istinto ma con coraggio: gambe in spalla si è messo a inseguire il malvivente fino al parco dei Tre Santi. «L’avevo quasi preso, ma ho rallentato perché ho pensato potesse avere un’arma - continua S.P. - quindi ho chiesto aiuto a un ragazzo che era in macchina, così ci siamo messi in due a inseguirlo, io e piedi e lui in auto». Il ladro non si è fermato: la sua fuga è proseguita verso il centro sociale, dove ha scavalcato una siepe: «L’abbiamo perso di vista, è stata una signora dalla finestra a dirci dov’era andato. Solo a quel punto sono riuscito a chiamare il 112: sono salito in auto e siamo andati a cercarlo». Dopo qualche minuto lo vedono di nuovo: «Sono saltato già dalla macchina e ho scavalcato il cancello del residence che anche lui aveva appena scavalcato. È arrivato fino ai garage, poi è salito sulla ringhiera scavalcando una siepe: ero quasi riuscito a bloccarlo, ma le mani mi sono scivolate dal giubbino». Tutto intorno si forma un discreto capannello di curiosi, mentre è già arrivata la Polizia locale, che si sposta nella vicina via della Costa. «Era come se l’avessimo accerchiato - riprende S.P. - perché da una parte c’era la Locale, dall’altra i residenti, e sotto la via c’ero io. È riuscito a seminarci di nuovo, finché una signora si è affacciata alla finestra e ci ha indicato dov’era». Era entrato in un’altra proprietà privata e stava risalendo un argine quando è stato visto, si è spaventato ed è caduto, stremato. IL FUGGITIVO ormai era in trappola: è stata la Polizia locale a individuarlo, accucciato e nascosto in mezzo all’erba. Ma non è stato facile nemmeno arrestarlo: si è divincolato, è finito in mezzo ai rovi, alla fine è stato ammanettato con il supporto decisivo dei carabinieri Una serata movimentata: quando si è conclusa erano quasi le 22. Agenti e militari hanno pure recuperato la refurtiva: il 32enne era entrato in casa forzando una finestra, a svuotare i cassetti e portarsi via oro e gioielli. È stato accompagnato in ospedale perché forse ferito, ma poi comunque arrestato con l’accusa di furto con scasso, beccato in flagranza di reato. Una storia a lieto fine, ma che fatica: «Sono contento che siano riusciti a prenderlo – conclude S.P., eroe per un giorno e ieri già acclamato in tutto il paese - ma sono ancora più contento che sia stato possibile grazie alla collaborazione di tutti». •

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