Fuoco amico sulla ciclovia Un dossier sulle fragilità

di Luciano Scarpetta
Albergatori e privati cittadini contestano il tracciato della ciclovia nel tratto  di lago tra Gardone Riviera e Salò
Albergatori e privati cittadini contestano il tracciato della ciclovia nel tratto di lago tra Gardone Riviera e Salò
Albergatori e privati cittadini contestano il tracciato della ciclovia nel tratto  di lago tra Gardone Riviera e Salò
Albergatori e privati cittadini contestano il tracciato della ciclovia nel tratto di lago tra Gardone Riviera e Salò

Il Consorzio alberghi Riviera del Garda di Salò-Gardone Riviera e l’associazione degli albergatori ed esercenti Salò Promotion hanno raccolto l’invito della presidente della Comunità del Garda Mariastella Gelmini «per affrontare e risolvere collegialmente le problematiche locali» relative alla progettazione definitiva della Ciclovia turistica del Garda in fase di completamento da parte di Regione Lombardia, presentando le loro osservazioni sul secondo lotto della tratta compresa nei territori dei Comuni di Salò e Gardone. Più che osservazioni, un vero e proprio elenco di doglianze, presentate dai due presidenti, Davide Sari per il Carg e Andrea Maggioni di Salò Promotion, in occasione dell’incontro con il segretario generale della Comunità del Garda Pierlucio Ceresa nella sede salodiana dell’ente comprensoriale. «Partendo dal presupposto che sia il consorzio sia l’associazione sono favorevoli a qualsiasi iniziativa di valorizzazione turistica del territorio per un progetto di rilevanza come quello della Ciclovia del Garda, troviamo doveroso sottolineare le molteplici criticità riscontrate in merito al secondo lotto il cui progetto definitivo è stato recentemente pubblicato sul sito di Regione Lombardia e analizzare tutte le ripercussioni dell’opera sul tessuto economico e sociale di Salò e Gardone Riviera». In primis quelle causate dal tratto di passerella a lago che dovrebbe essere realizzato nel Comune di Gardone Riviera, a partire dall’Hotel Bellariva fino a giungere al lido di Fasano. «In quel tratto - continua la disamina di Sari e Maggioni - è previsto l’esproprio del pontile esistente e del passaggio a lago davanti a Villa Paradiso, unica attività turistica ricettiva aperta durante tutto l’anno che ospita clienti di fama mondiale. L’operazione vedrebbe intaccata l’attrattività a causa della mancanza di privacy con ricadute economico-occupazionali per gli oltre 75 tra dipendenti e collaboratori attualmente occupati. Ma non solo: anche il futuro sviluppo in chiave turistica dell’immobile ex ospedale Santa Corona di Fasano verrebbe meno in quanto nessuno investirebbe decine di milioni per sanare e riqualificare una struttura con una adiacente passerella fornte lago. L’edificio rimarrebbe nell’attuale desolato stato di abbandono». Sotto la lente di ingrandimento anche i numerosi passaggi nei centri storici che incrementerebbero la commistione tra ciclisti e pedoni creando ulteriori intralci. «Il percorso previsto all’interno del centro storico sia di Salò sia di Gardone Riviera porterà disagi perché i ciclisti o i gruppi di ciclisti dovranno attraversare le piazze e le vie più frequentate e affollate. Basti pensare che una porzione del tracciato attraverserà a Salò piazza Vittorio Emanuele II (la Fossa) e via San Carlo, luoghi dediti allo shopping e con un parziale traffico di autovetture. Nel tragitto che interessa i due Comuni di Salò e Gardone Riviera, secondo una stima, saranno inoltre eliminati più di 50 posti auto». Tutto questo al netto della rimozione di numerose aiuole e piante e restringimenti vari sulla 45 bis.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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