Lo cercano
nel lago, ma
era al bar

di Alessandro Gatta
Per quasi due ore la macchina dei soccorsi lo ha cercato sia in acqua che nei dintorni, quando è tornato è stato portato in caserma
Per quasi due ore la macchina dei soccorsi lo ha cercato sia in acqua che nei dintorni, quando è tornato è stato portato in caserma
Per quasi due ore la macchina dei soccorsi lo ha cercato sia in acqua che nei dintorni, quando è tornato è stato portato in caserma
Per quasi due ore la macchina dei soccorsi lo ha cercato sia in acqua che nei dintorni, quando è tornato è stato portato in caserma

Disperso e ritrovato. Non stava annegando, non era scomparso. Semplicemente era andato al bar a farsi qualche bicchiere. Lo hanno cercato per più di un’ora e mezza, ieri pomeriggio, in terra e in acqua e dal cielo, a largo della spiaggia del Desenzanino, a seguito dell’allarme lanciato verso le 13 dall’amico che era con lui. Lo scomparso (e ritrovato) è un camionista di 38 anni nato a Vilnius, Lituania, ieri fermo con il suo camion nell’area di servizio Monte Alto sull’autostrada A4. È qui che ha conosciuto un collega, anche lui originario dell’Est Europa: insieme hanno deciso di raggiungere il lungolago a piedi, percorrendo circa 4 chilometri.


POCO PRIMA delle 13 l’amico è andato a prendere qualcosa al bar della spiaggia, ma quando è tornato il 38enne non c’era più. Sul bagnasciuga c’erano tutti i suoi effetti personali. L’ipotesi dunque è che si fosse allontanato in acqua, da dove non sarebbe più riemerso. Intorno alle 15 è scattata la mobilitazione generale per la ricerca. In spiaggia è stato allestito il posto di comando avanzato dei Vigili del Fuoco, con la partecipazione del Tas di Brescia, dei pompieri di Salò e Desenzano, dei nuclei sommozzatori di Milano e Trento, i volontari della Croce Rossa, Carabinieri e Polizia Locale.


VERSO le 16.30 il camionista scomparso è tornato a piedi, da solo, in spiaggia. Ha raccontato di essere andato al bar e di aver bevuto qualche bicchiere, senza preoccuparsi di avvisare. È stato poi accompagnato in caserma per l’identificazione e le dovute procedure. Al momento del suo rientro, raccontano i testimoni, pare fosse ubriaco.


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