Salò cerca il «jolly» in un poker di candidati

di Sergio Zanca
Gianpiero Cipani (Progetto)Marina Bonetti (Insieme)Giovanni Ciato (Futura)Stefano Veronesi Riccò (Pelér)
Gianpiero Cipani (Progetto)Marina Bonetti (Insieme)Giovanni Ciato (Futura)Stefano Veronesi Riccò (Pelér)
Gianpiero Cipani (Progetto)Marina Bonetti (Insieme)Giovanni Ciato (Futura)Stefano Veronesi Riccò (Pelér)
Gianpiero Cipani (Progetto)Marina Bonetti (Insieme)Giovanni Ciato (Futura)Stefano Veronesi Riccò (Pelér)

Dalle elezioni del 2014, i gruppi che si presentano a Salò sono diminuiti, da cinque a quattro: stavolta manca Gianluigi Pezzali del Msi. Questi i candidati sindaco sulla scheda del 26 maggio: il primo cittadino uscente Gianpiero Cipani (Progetto), avvocato, Giovanni Ciato (Futura), architetto, Marina Bonetti (Insieme), medico; Stefano Veronesi Riccò (El Peler), imprenditore immobiliare. Ed ecco alcuni obiettivi dei loro programmi. PER CIPANI l’obbiettivo è completare il lavoro avviato: «Vogliamo portare avanti opere già finanziate come il maxi intervento sull’illuminazione, che prevede la sostituzione di 3.800 punti luce, e l’installazione di 130 telecamere; il teatro, col primo lotto già iniziato e i prossimi già progettati (non inciderà in alcun modo su un bilancio florido e in perfetta salute); il consolidamento della scuola primaria. Tra le altre cose: la nuova comunità di accoglienza nell’ex Eca, la casa delle associazioni nell’ex biblioteca di via Fantoni; il palazzetto dello sport». SECONDO CIATO della lista Futura, che si propone per la prima volta, queste sono le parole d’ordine: «Stop a nuove seconde case, incentivando il recupero degli edifici esistenti. Il teatro? Bella idea, ma che guarda al passato - afferma -: non è ragionevole impegnare 7 milioni e mezzo di euro per ristrutturare il vecchio edificio. Va invece riqualificata l’ex Tavina in un centro turistico specializzato per il benessere e la salute, realizzando anche il parco dell’Arka, dal Gasometro a Villa. Sul sociale: coinvolgere la casa di riposo nella riqualificazione parziale dell’ospedale, e per i servizi alla persona mettere a disposizione alloggi per anziani autosufficienti negli edifici comunali in disuso, col modello della casa famiglia». DA MARINA BONETTI l’idea di partenza è: «Indirizzare le risorse disponibili alle necessità urgenti, ai servizi alla persona, in particolare a quelle più bisognose, ai malati, agli anziani, alle famiglie, incentivando le attività di volontariato. Noi lotteremo - promette - per aprire un polo sanitario, dotato di tutte le professionalità. Sul fronte sicurezza: nuova caserma per i Vigili del fuoco, videosorveglianza, rafforzamento della Polizia locale e della Protezione civile. Il teatro? Serve un progetto non così dispendioso, ma più contemporaneo e sostenibile. Anche il MuSa deve dialogare con la città, aprendosi alle attività di ricerca». VERONESI RICCÒ ha una visione ambiziosa: «Riaprire l’ospedale con il pronto soccorso e almeno tre specialità - assicura-. Riporteremo le bici: dire a un ospite che solo i residenti possono usarle è ridicolo. Per i giovani propongo di portare a Salò l’università, un’accademia d’arte, il palazzetto della musica e dello sport. Nel 2021 inaugureremo il teatro con il Rigoletto, e la relativa scuola di recitazione. E, al piano terra del municipio, un servizio di baby sitting. Sulla sicurezza: una app gratuita sui telefonini, per segnalare alla polizia locale situazioni potenzialmente pericolose o anomale». •

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