Dalle elezioni del 2014, i gruppi che si presentano a Salò sono diminuiti, da cinque a quattro: stavolta manca Gianluigi Pezzali del Msi. Questi i candidati sindaco sulla scheda del 26 maggio: il primo cittadino uscente Gianpiero Cipani (Progetto), avvocato, Giovanni Ciato (Futura), architetto, Marina Bonetti (Insieme), medico; Stefano Veronesi Riccò (El Peler), imprenditore immobiliare. Ed ecco alcuni obiettivi dei loro programmi. PER CIPANI l’obbiettivo è completare il lavoro avviato: «Vogliamo portare avanti opere già finanziate come il maxi intervento sull’illuminazione, che prevede la sostituzione di 3.800 punti luce, e l’installazione di 130 telecamere; il teatro, col primo lotto già iniziato e i prossimi già progettati (non inciderà in alcun modo su un bilancio florido e in perfetta salute); il consolidamento della scuola primaria. Tra le altre cose: la nuova comunità di accoglienza nell’ex Eca, la casa delle associazioni nell’ex biblioteca di via Fantoni; il palazzetto dello sport». SECONDO CIATO della lista Futura, che si propone per la prima volta, queste sono le parole d’ordine: «Stop a nuove seconde case, incentivando il recupero degli edifici esistenti. Il teatro? Bella idea, ma che guarda al passato - afferma -: non è ragionevole impegnare 7 milioni e mezzo di euro per ristrutturare il vecchio edificio. Va invece riqualificata l’ex Tavina in un centro turistico specializzato per il benessere e la salute, realizzando anche il parco dell’Arka, dal Gasometro a Villa. Sul sociale: coinvolgere la casa di riposo nella riqualificazione parziale dell’ospedale, e per i servizi alla persona mettere a disposizione alloggi per anziani autosufficienti negli edifici comunali in disuso, col modello della casa famiglia». DA MARINA BONETTI l’idea di partenza è: «Indirizzare le risorse disponibili alle necessità urgenti, ai servizi alla persona, in particolare a quelle più bisognose, ai malati, agli anziani, alle famiglie, incentivando le attività di volontariato. Noi lotteremo - promette - per aprire un polo sanitario, dotato di tutte le professionalità. Sul fronte sicurezza: nuova caserma per i Vigili del fuoco, videosorveglianza, rafforzamento della Polizia locale e della Protezione civile. Il teatro? Serve un progetto non così dispendioso, ma più contemporaneo e sostenibile. Anche il MuSa deve dialogare con la città, aprendosi alle attività di ricerca». VERONESI RICCÒ ha una visione ambiziosa: «Riaprire l’ospedale con il pronto soccorso e almeno tre specialità - assicura-. Riporteremo le bici: dire a un ospite che solo i residenti possono usarle è ridicolo. Per i giovani propongo di portare a Salò l’università, un’accademia d’arte, il palazzetto della musica e dello sport. Nel 2021 inaugureremo il teatro con il Rigoletto, e la relativa scuola di recitazione. E, al piano terra del municipio, un servizio di baby sitting. Sulla sicurezza: una app gratuita sui telefonini, per segnalare alla polizia locale situazioni potenzialmente pericolose o anomale». •