Centrodestra a trazione leghista pigliatutto

di William Geroldi
Lo spoglio delle comunali ha ribadito il successo della Lega
Lo spoglio delle comunali ha ribadito il successo della Lega
Lo spoglio delle comunali ha ribadito il successo della Lega
Lo spoglio delle comunali ha ribadito il successo della Lega

L’onda lunga del successo leghista alle Europee si abbatte anche sull’elezione di sindaci e consigli comunali dei 147 Comuni chiamati l’altro ieri a rinnovare gli organi amministrativi. La Lega muove alla conquista di molti municipi, da sola o compresa in alleanze di centrodestra, scalzando il centrosinistra dalla stanza dei bottoni di importanti comuni, come Iseo, Orzinuovi, Concesio, Rezzato, Botticino e in diversi piccoli centri. Nei quattro paesi con più di 15mila abitanti, la Lega va al ballottaggio a Montichiari e Lumezzane tra due domeniche, il 9 giugno, con i due candidati Marco Togni e Josehf Facchini in vantaggio sui due sindaci uscenti del centrosinistra Mario Fraccaro e Matteo Zani. A Ghedi il centrodestra elegge un sindaco leghista, Federico Casali, mentre a Chiari Massimo Vizzardi sconfigge il candidato di centrodestra Alessandro Cugini per appena trenta voti NELL’HINTERLAND, il centrodestra espugna a sorpresa Botticino e Rezzato feudi indiscussi da sempre del centrosinistra. Gianbattista Quecchia a Botticino e Giovanni Ventura a Rezzato battono rispettivamente Antonella Marchese e Enzo Gerosa, mentre Castenedolo mantiene la lunga tradizione di centrosinistra preferendo primo cittadino Pierluigi Bianchini, amministratore di lungo corso, successore di Gianbattista Groli. Il centrodestra rimpolpa così la pattuglia di amministrazioni contrarie alla maggioranza che regge la città capoluogo. Lungo l’asse del Mella in Valle Trompia, a Concesio, Domenica Troncatti non è riuscita a raccogliere il testimone di Stefano Retali, cedendo la poltrona di sindaco al centrodestra di Agostino Damiolini. Un passo falso per il centrosinistra che si consola con i successi di Gardone, Bovezzo, Sarezzo e Villa Carcina, peraltro con tre donne sindaco su quattro. In Valle Camonica Piancogno si conferma dominio inespugnabile della Lega che ha eletto Francesco Sangalli, successore di Francesco Ghiroldi eletto nel frattempo in Regione. Singolare esito a Pisogne dove Diego Invernici, sindaco uscente, esce sconfitto da Federico Laini a capo di una civica che mette insieme un vasto arco costituzionale, da destra a sinistra. In Franciacorta, Roberto Facchetti raccoglie con gli interessi il capitale lasciato dal leghista Franco Claretti, così come ad Adro, il paese dell’europarlamentare Oscar Lancini, Paolo Rosa strappa un roboante 90 per cento di consensi, lasciando le briciole ad una lista civetta presentata all’ultimo momento per scongiurare il rischio quorum. Sul Sebino, il centrodestra si riprende Iseo con il medico Marco Ghitti, già sindaco per dieci anni, sconfiggendo di stretta misura Pieranna Faita, indicata dal centrosinistra di Riccardo Venchiarutti che ha passato la mano al termine del secondo mandato consecutivo. A Capriolo il leghista Luigi Vezzoli si rifà della conclusione burrascosa della precedente legislatura con la vittoria su una griglia al solito affollata di aspiranti sindaci. A Rodengo Saiano la spunta un nome ben noto fuori dal Comune: Luigi Caimi, ex preside della Facoltà di medicina dell’Università di Brescia. Nella Bassa, Ghedi sceglie la continuità. Federico Casali sconfigge l’ampia alleanza di sette liste capitanata da Lino Trentini. Non ci sarà bisogno di ballottaggio perchè i candidati erano soltanto due. Secondo turno invece che servirà a Montichiari dove il leghista Marco Togni è giunto davanti al sindaco uscente Mario Fraccaro. A VEROLANUOVA Stefano Dotti, leghista della prima ora, conferma una popolarità che vale il quarto mandato inframmezzato da un periodo di assessorato provinciale. A Calvisano è invece l’ora della rivincita per Angelo Formentini: il suo centrodestra ha seminato il sindaco uscente Giampaolo Turini. Promossa anche Mariateresa Vivaldini a Pavone Mella per un secondo turno, presente anche in Consiglio provinciale. Niente da fare a Mairano per le ambizioni di un altro consigliere provinciale Filippo Ferrari, figlio d’arte dell’ex parlamentare Franco Ferrari: è arrivato secondo, dietro a Igor Zacchi. Si consola il centrosinistra con la conferma di Cristina Tedaldi alla guida di Leno. Ma un risultato che farà discutere è quello maturato a Orzinuovi dove è stato eletto sindaco il senatore di Fratelli d’Italia Gianpiero Maffoni, opposto a un centrosinistra diviso in due liste, una delle quali guidata da Ambrogio Paiardi, primo cittadino in anni ormai lontani, in evidente conflitto con Fiorenza Gardoni espressione della lista dell’uscente Andrea Ratti. A Pompiano largo il successo del centrodestra con Giancarlo Comincini. Stefano Tramonti a Carpenedolo non ha risentito di una tribolata chiusura di campagna elettorale ed ha staccato il secondo mandato. Se in Valle Sabbia un leghista storico come Giovanmaria Flocchini raggiunge il quorum e vince la corsa solitaria a Pertica Alta, e Vestone e Vobarno il centrodestra non ha rivali, mentre a Gavardo, Davide Comaglio, ex sindaco di Muscoline, riesce invece nell’impresa di condurre al successo il centrosinistra, per la verità favorito da una guida disastrosa del Comune, con il sindaco uscente Emanuele Vezzola alle prese con guai giudiziari e sospeso dall’incarico. A Villanuova, il segretario provinciale del Pd Michele Zanardi raccoglie il consenso per il secondo mandato. In Valle Camonica le urne non hanno prodotto ribaltoni. A Edolo, Luca Masneri ha largamente vinto su Ivan Moles; a Breno Alessandro Panteghini delfino di Sandro Farisoglio l’ha spuntata con il 75 per cento dei consensi. Solo due voti di vantaggio hanno invece decretato la vittoria di Giampietro Bressanelli a Sellero, un divario risicatissimo che si potrebbe prestare a contestazioni. Sul Garda, a Manerba, Flaviano Mattiotti ex vice sindaco di Isidoro Bertini sconfigge proprio quest’ultimo al vertice del centro gardesano per una ventina di anni. Gianpiero Cipani a Salò e Paolo Bellini a Pozzolengo restano saldamente in sella, così come a Padenghe successo di Alberto Zuliani sostenuto dal sindaco uscente Patrizia Avanzini. Bedizzole rintuzza gli attacchi del centrodestra ridando fiducia a Giovanni Cottini. Un’annotazione riguardo ai paesi con una sola lista, erano 23. Il voto europeo ha fatto da traino alla consultazione locale, favorendo così il raggiungimento del quorum. Alla fine i sindaci sono stati eletti, nessun commissariamento, anche dove si temeva maggiormente come Mazzano o Erbusco, viste le dimensioni. Ce l’ha fatta il piccolo Berlingo, commissariato per un anno, che stavolta invece aveva due candidati, eleggendo Fausto Conforti, a capo di una lista di ispirazione leghista. Pericolo scampato, ciò non toglie che il segnale della disaffezione al voto ben espressa anche dalla diminuzione di liste e candidati non è da prendere sottogamba. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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