Il ministero ha deciso: a Nave la centrale non si farà

di Marco Benasseni
La Duferco dovrà rinunciare all'impianto per la produzione di energia Esultano il sindaco e il Comitato che aveva raccolto diecimila firme
Il rendering della centrale per la produzione di energia elettrica presentato da Duferco: il progetto è stato bocciato dal ministero
Il rendering della centrale per la produzione di energia elettrica presentato da Duferco: il progetto è stato bocciato dal ministero
Il rendering della centrale per la produzione di energia elettrica presentato da Duferco: il progetto è stato bocciato dal ministero
Il rendering della centrale per la produzione di energia elettrica presentato da Duferco: il progetto è stato bocciato dal ministero

L’impianto Peaker di Duferco non può essere realizzato a Nave. È arrivata ieri la comunicazione ufficiale del ministero della Transizione energetica che ha bocciato il progetto della centrale termoelettrica che Duferco Sviluppo Spa avrebbe voluto costruire nella Valle del Garza. «La Commissione tecnica di verifica dell’impianto ambientale Via e Vas - ha dichiarato il sindaco Tiziano Bertoli in un comunicato - in seguito all’esame delle contro-osservazioni richieste alla società proponente, ha formulato parere negativo». Il preavviso di diniego dello scorso dicembre è stato quindi confermato in via definitiva; contro si era espresso anche il ministero della Cultura. «Seppur Duferco abbia previsto una soluzione tecnologicamente avanzata - continua Bertoli - la conclusione negativa del procedimento conferma che tali impianti commerciali non possono essere insediati nella zona dell’agglomerato di Brescia che ricade in quella che viene considerata un’area critica». La notizia farà felici residenti e associazioni che da subito erano scese in campo per dire no alla centrale a turbogas, considerata troppo invasiva per un territorio già compromesso da un passato industriale che ha lasciato ferite ancora aperte. Ieri è stato un momento importante anche per il Comitato della Valle del Garza che per dire no al progetto aveva raccolto oltre 10mila firme. «Ci piace pensare che il nostro gruppo abbia avuto una parte importante in questa bocciatura, di certo ci siamo impegnati per farlo, sempre e comunque anche nei momenti in cui sembrava essere calato il silenzio - dichiara il presidente Aldo Manzato - è stato un lavoro di squadra portato avanti sin dal giorno in cui Stefania e Luisa (due delle attiviste ndr) si sono sentite per la prima volta». Proprio a Stefania, mancata nei mesi scorsi, il Comitato dedica la vittoria. L’entusiasmo della gente è condiviso pure dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Ferdinando Alberti. «È arrivata la conferma da parte del ministero della Transizione ecologica che la commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via e Vas ha espresso il suo parere negativo. Lo scorso 10 novembre - spiega nel dettaglio Alberti - la commissione tecnica si era espressa negativamente in merito al progetto e il 4 dicembre il Ministero ha preannunciato alla Duferco la conclusione negativa del procedimento di Via. Il 5 febbraio di quest’anno la società ha presentato le sue osservazioni sottoposte nuovamente all’attenzione della commissione che ha ribadito, per la seconda volta, la contrarietà al progetto. La vittoria è di tutti: del Comune e di quelli confinanti, dei cittadini e tutte le realtà che non l’hanno mai voluta» conclude Alberti.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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