Pesca di frodo
con reti abusive
Due sequestri
in due giorni

L’anguilla liberata dalle guardie
L’anguilla liberata dalle guardie
L’anguilla liberata dalle guardie
L’anguilla liberata dalle guardie

Non concede tregua la pesca di frodo nella zona del Sebino, ma si fa sempre più efficace anche l’azione di contrasto messa in campo dalla Polizia provinciale e dalle Guardie ecologiche volontarie.

Notizia dell’altro giorno, un’operazione delle Gev ha portato alla scoperta di reti abusive persino nella Riserva naturale delle Torbiere: qui le Guardie hanno sequestrato 10 reti del tipo «bertovelli» lunghe dai 5 ai 12 metri, utilizzate per la cattura delle anguille; l’operazione ha anche permesso di liberare in natura un’anguilla lunga quasi un metro e mezzo, che era stata catturata.

L’altroieri invece, nelle acque del lago d’Iseo davanti a Clusane, sono state individuate e poste sotto sequestro dalla Polizia provinciale reti abusive per un’estensione di 400 metri lineari utilizzate per la pesca di frodo.

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