«Quei carabinieri, i miei angeli nella notte»

di Simona Duci
La generosità di due carabinieri ha risolto una situazione difficile
La generosità di due carabinieri ha risolto una situazione difficile
La generosità di due carabinieri ha risolto una situazione difficile
La generosità di due carabinieri ha risolto una situazione difficile

L’episodio è accaduto la notte di capodanno, ma la protagonista ha voluto diffonderla solo in questi giorni dopo essere uscita dalla strettoia- LA MAMMA e le sue due bambine si sono ritrovate per strada, di notte in auto, alla ricerca di un medicinale, che non si trovava perché la più vicina farmacia aperta era distante. Per risolvere la situazione però, come per magia, sono apparsi i carabinieri della stazione di Rovato. «Sembrava ci fosse la guerra - ha ricordato la mamma - il rumore dei fuochi è stato così forte che nonostante i doppi vetri e le ante chiuse, è vibrata casa: una delle mie figlie da quel momento non è più riuscita a dormire, si svegliava urlando spaventata». La pediatra aveva consigliato alla madre di utilizzare per le piccole una soluzione adatta per aiutarle nel sonno: «Ma quella sera, la medicina mi si è rovesciata involontariamente. Così ho caricato le bimbe in auto e sono dovuta uscire, per cercare la farmacia di turno». Tra le aperture notturne, quella di Bornato era la più vicina. «Uscita dal casello dell’autostrada di Rovato, mi sono persa – ha ricordato la giovane madre -. Ad un certo punto mi sono ritrovata a girare in tondo, disperata, stanca, reduce da una malattia, e ancora molto debilitata». Come un faro nella notte è apparsa la pattuglia dei carabinieri: «Quando gli ho visti non ci ho pensato due volte, ero preoccupata, e mi sono fermata a chiedere aiuto». L’INCONTRO con i militari Alice e Pino (questi i loro nomi di battesimo) è stato qualcosa di magico come ricorda la giovane madre: «Vi prego aiutatemi a trovare una farmacia, ho bisogno di una medicina per la mia bambina», ha chiesto ai carabinieri con le lacrime agli occhi. Da subito è stata la loro gentilezza a tranquillizzarla. «Mi hanno indicato l’apertura della farmacia di Chiari, ma sapevo che non l’avrei trovata – ha ricordato -. Ero visibilmente stravolta, e l’hanno percepito. Si sono dati uno sguardo e poi si sono rivolti a me: ci pensiamo noi!» I CARABINIERI hanno quindi contattato la caserma avvisando che si sarebbero allontanati per un momento. Il tempo di recuperare il farmaco per una madre e le sue gemelline di un anno e mezzo. Avuto il permesso dalla centrale sono partiti e la famiglia nel frattempo è rimasta in attesa in auto al caldo. «Hanno ribaltato il mondo per trovare il farmaco – ha spiegato la donna –: Chiari non l’aveva, quindi si sono diretti a Iseo, ma anche lì nulla. Poi hanno trovato in una altra specialità in alternativa». Consegnato il farmaco, la famiglia è tornata a casa più serena: «Da tempo per vari motivi, aveva perso la fiducia nelle istituzioni, ma Alice e Pino, mi hanno restituito qualcosa di importante. Hanno portato onore alla divisa. La mia bimba dopo poco con il farmaco si è addormentata. Anche nei giorni successivi si sono accertati che stessimo bene. Due persone speciali che, hanno visto una madre a pezzi e l’hanno salvata». •

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