Una «scorciatoia»
con 3 ponti
sul Mella

di Cinzia Reboni
Il nuovo tracciato della bretella Concesio-Sarezzo è stato presentato ieri a Gardone Valtrompia
Il nuovo tracciato della bretella Concesio-Sarezzo è stato presentato ieri a Gardone Valtrompia
Il nuovo tracciato della bretella Concesio-Sarezzo è stato presentato ieri a Gardone Valtrompia
Il nuovo tracciato della bretella Concesio-Sarezzo è stato presentato ieri a Gardone Valtrompia

La versione riveduta e corretta dell’autostrada della Valtrompia non ha più segreti. Nel senso che il progetto definitivo, compresi i ritocchi che finiranno sotto la lente del Cipe, sono stati «svelati» dall’Anas durante il vertice con gli amministratori del comprensorio. La nascente bretella è un piccolo ma strategico segmento dell’opera «faraonica» concepita nel maggio 2004 che prevedeva un tracciato di 37 chilometri, con 14 svincoli, 1.600 metri di viadotti e 13 chilometri in galleria, per un costo previsto nel Def di 923 milioni. Adesso l’obiettivo è di decongestionare il traffico della ex statale 345 tra Concesio e Sarezzo e ridurre i disagi del traffico prodotto in corrispondenza con il Crocevia per Lumezzane. «Il raccordo è lungo 6,7 chilometri, più 3.300 metri di svincoli - ha spiegato ai sindaci Stefano Liani, direttore progettazione e realizzazione lavori Anas -. La somma a disposizione per l’investimento è di oltre 258 milioni, mentre il contratto è di 155 milioni, più 40 destinati alle migliorie tecniche». Ci sono quindi altre somme a disposizione per espropri ed eventuali modifiche al tracciato. LE OPERE CHIAVE. La bretella sarà caratterizzata dalla galleria artificiale San Vigilio di 500 metri, da tre ponti sul fiume Mella di 200 metri, dai tunnel naturali a Villa Carcina di 3,6 e 2,4 chilometri. Il percorso prevede anche una galleria artificiale a Sarezzo di 200 metri, il ponte sul fiume Mella e l’attraversamento sul torrente Faidana. Le principali novità del progetto riguardano la bretella di collegamento con Lumezzane, che eviterà che il segmento nord sboccasse nel nulla. Ora, con una lunghezza di circa 1 chilometro, il raccordo autostradale si innesterà sulla sp 3 con una rotatoria e verranno superati i fiumi con due viadotti di svincolo di circa 250 metri. Altra importante modifica: si passa da due gallerie con carreggiata doppia ad un’unica galleria di 3,6 chilometri con una corsia per senso di marcia e, lateralmente, una via di fuga. La soluzione è già stata adottata in un altro intervento, che ha superato il parere della Commissione gallerie. Il tunnel sarà dotato di tutte le opere necessarie per la sicurezza, e in futuro non si esclude di poterlo raddoppiare. Trattandosi di un progetto superato, è stato necessario adeguare le misure di sicurezza e bonifica. «Nel 2017 - ha spiegato Liani - è cambiata la normativa sul trattamento di rocce e terre da scavo, che non possono più essere smaltite nell’area dei cantieri». Il che ha comportato un aumento dei costi, lievitati - rispetto ai capitolati originari - per l’adeguamento anti-sismico delle opere e per l’ascesa della quotazione dei materiali. «Sono intervenute altre norme per i materiali di fornitura, che devono essere dotati di timbratura Cee, e l'adeguamento delle gallerie alle linee-guida dell’Anas», ha aggiunto Liani. Autorizzate le opere di bonifica bellica, le varianti e le modifiche progettuali sono state affidate ad uno studio di progettazione di Genova. L’obiettivo è arrivare a fine anno per avere un progetto da trasmettere al Mit e sottoporre al Cipe: due passaggi delicati, considerata la diffidenza mostrata dal ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli e, più in generale, dal M5S. Nel frattempo verranno consegnate alcune aree all’impresa per avviare i lavori: installate recinzioni ai cantieri, predisposte piste e cartellonistica, avviata la bonifica degli ordigni bellici, predisposto il campo base, avviata la rimozione delle interferenze e le verifiche archeologiche con relative indagini. I cantieri avranno una durata di 4 anni. Sullo sfondo resta la possibilità in un futuro di ridare alla bretella la dignità di autostrada, riprendendo in mano il progetto del 2004 che, a differenza del raccordo Concesio-Sarezzo, prevedeva il pagamento del pedaggio. Durante il vertice è stato sciolto anche il nodo costi. «Il contratto con il gruppo Salini è stato siglato a 155 milioni - ha spiegato l’ad di Anas, Gianni Vittorio Armani -, ai quali vanno aggiunti gli oneri, l'adeguamento del progetto e gli investimenti per gestire eventuali problematiche, soprattutto nella realizzazione della galleria che può sempre presentare rischi geologici. Riteniamo comunque di stare ampiamente nei 258 milioni del budget. Anzi, cercheremo di risparmiare qualcosa. Spetterà poi al Ministero decidere come ridistribuire l’eventuale avanzo. Il contratto è stato sottoscritto con zero aumento di costi per l’opera: il buon senso alla fine ha prevalso, ed è uno dei successi di questa negoziazione». •

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