Aggredisce e
accoltella il
compagno

di Paolo Cittadini
La 68enne si trova a Verziano ed è stata sentita dal gip che ha confermato la custodia in carcereAd arrestare l’anziana i carabinieri di Breno:  solo il giorno dopo l’accoltellamento sono scattati i soccorsi
La 68enne si trova a Verziano ed è stata sentita dal gip che ha confermato la custodia in carcereAd arrestare l’anziana i carabinieri di Breno: solo il giorno dopo l’accoltellamento sono scattati i soccorsi
La 68enne si trova a Verziano ed è stata sentita dal gip che ha confermato la custodia in carcereAd arrestare l’anziana i carabinieri di Breno:  solo il giorno dopo l’accoltellamento sono scattati i soccorsi
La 68enne si trova a Verziano ed è stata sentita dal gip che ha confermato la custodia in carcereAd arrestare l’anziana i carabinieri di Breno: solo il giorno dopo l’accoltellamento sono scattati i soccorsi

Gli ha inferto tre coltellate, una al torace e due alle spalle, poi per un giorno lo ha tenuto in casa senza chiamare i soccorsi. Dopo 24 ore, quando si è accorta che le condizioni di salute del compagno si erano aggravate, ha deciso di contattare i carabinieri spiegano che l’uomo era caduto dalle scale. Si trova in carcere a Verziano con l’accusa di tentato omicidio la 68enne di Artogne che martedì scorso, al culmine di una lite, ha tirato tre fendenti all’uomo di sei anni più giovane con cui convive da qualche tempo. LA DONNA non è nuova a episodi di violenza in famiglia. In passato era infatti già stata condannata per maltrattamenti nei confronti dell’ex compagno, il padre del suo attuale convivente morto un paio di anni fa. I carabinieri della compagnia di Breno, raggiunti successivamente dal magistrato di turno, sono arrivati nell’abitazione di Artogne nella tarda serata di mercoledì. A chiamarli era stata, molto spaventata, proprio la 68enne. «Il mio convivente si è fatto male da solo - ha spiegato -. Le sue condizioni si sono aggravate con il passare delle ore». Una volta in casa i carabinieri hanno però capito che quanto raccontato era una bugia. Nell’abitazione hanno infatti trovato vestiti sporchi di sangue e che presentavano tagli compatibili con alcune coltellate. L’uomo inoltre aveva sul corpo medicazioni applicate in maniera molto goffa. Solo dopo qualche insistenza da parte degli inquirenti, la donna ha ammesso di avere colpito il convivente nel corso di una lite scoppiata per futili motivi. Il 61enne a quel punto è stato portato in ospedale a Esine e poi al Civile di Brescia dove è ricoverato in prognosi riservata. A preoccupare i medici sono soprattutto le due ferite alla schiena. Una delle coltellate ha infatti raggiunto il polmone dell’uomo. La donna mercoledì notte è stata fermata, il provvedimento è stato firmato dal sostituto procuratore Caty Bressanelli, e condotta nel carcere di Verziano. Nelle scorse ore la 68enne, che come il compagno ha alle spalle una situazione personale con qualche fragilità, è stata sentita dal gip che per lei ha confermato la custodia cautelare in carcere. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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