Alpini, pronti per il centenario

I delegati  presenti all’assemblea della sezione Ana di Valcamonica
I delegati presenti all’assemblea della sezione Ana di Valcamonica
I delegati  presenti all’assemblea della sezione Ana di Valcamonica
I delegati presenti all’assemblea della sezione Ana di Valcamonica

Le restrizioni sanitarie non hanno reso meno «compatti» gli alpini camuni: l’assemblea della sezione Ana ha dato un via plebiscitario alla relazione morale del presidente Mario Sala, e lo ha fatto alla presenza di 66 delegati rispetto ai 67 gruppi. Una compattezza ma anche una forza riassunta dai numeri ricordati ieri a Breno: la sezione camuna si distingue non solo nella solidarietà e nella generosità, ma anche nelle dimensioni. Che parlano di 3.536 alpini e di altre 1.745 persone tra aggregati e amici. Certo qualche elemento in negativo c’è stato, con una riduzione complessiva di 82 iscritti, e soprattutto con la scomparsa di ben 120 persone decedute del 2020 e con altre 29 scomparse quest’anno, in non pochi casi per la pandemia. In compenso, allo scorso 31 maggio risultavano già 40 nuovi iscritti. Sala ha tenuto la propria relazione sull’attività dello scorso anno, ma guardando ai due prossimi importanti eventi. Il primo soprattutto, la celebrazione del centenario della sezione fondata dal generale Pietro Ronchi. Poi il 57esimo Pellegrinaggio in Adamello del 24 e 25 luglio. Il presidente ha dedicato una parte del proprio intervento alla pandemia che ha costretto la sezione e i gruppi a rivedere gran parte dei programmi, anche se proprio nell’emergenza l’Ana si è messa nuovamente a disposizione, anche col proprio gruppo di protezione civile, occupandosi della salute pubblica. Nonostante l’impegno aggiuntivo, gli alpini non hanno lasciato da parte attività storiche come la colletta alimentare, con 40 gruppi dislocati nei supermercati, e la vendita dei panettoni (ben 7.650) che ha consentito di destinare all’Ana nazionale quasi 5.000 euro per iniziative di lotta al covid e di riservare alle proprie casse 11.800 euro per l’organizzazione dell’anniversario. Il «libro verde» della solidarietà è stato riempito da 25.081 ore di lavoro e da 151.727 euro di contributi (solo relativamente alle missioni legate alla pandemia risultano 3.129 ore di lavoro e donazioni per 85.228 euro). L’imminente centenario? Per l’Ana valligiana comporterà un notevole sforzo: «La nostra è una sezione che ha una grande storia, con tanti alpini che l’hanno resa grande - ha ricordato Sala -. Il centenario per noi vuole rappresentare la possibilità di tornare a essere noi stessi, gli alpini che tutti conoscono, quelli che siamo sempre stati e che purtroppo in qualche occasione ci dimentichiamo di essere».•. L.Ran.

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