Arriva l’attesa rotonda dopo un lungo pressing

Come sarà la strada con la rotatoria sulla Ss42 del Tonale a Incudine
Come sarà la strada con la rotatoria sulla Ss42 del Tonale a Incudine
Come sarà la strada con la rotatoria sulla Ss42 del Tonale a Incudine
Come sarà la strada con la rotatoria sulla Ss42 del Tonale a Incudine

Ha preso il via lunedì scorso a Incudine il cantiere per la realizzazione di una rotatoria sulla statale del Tonale all’ingresso Sud del paese. Era da parecchi anni che il Comune attendeva quest’opera fondamentale per la sicurezza della viabilità in quel punto teatro purtroppo di numerosi incidenti, anche gravi, soprattutto per la presenza di un pericoloso svincolo a raso su via Valeriana, che verrà eliminato. Dopo un lungo tira e molla finalmente Anas ha affidato direttamente l’intervento a un Consorzio di imprese, che a sua volta l’ha subappaltato alla impresa Filippi di Costa Volpino. «Si tratta di un’opera strategica per la nostra comunità - commenta soddisfatto il sindaco Diego Carli - perché oltre a mettere in sicurezza l’entrata e l’uscita dei veicoli dalla strada alterale, permetterà il rifacimento del tombotto che scarica le acque del torrente nell’Oglio e che attualmente è un imbuto». Il progetto è variato più volte nel corso degli anni, così come l’impegno di spesa inizialmente previsto in circa 500mila euro. Con l’aggiunta del rifacimento del ponte e dello scarico a fiume della Val Moriana e degli aumenti dei materiali registrati negli ultimi mesi, il costo infatti è più che raddoppiato, lievitando fino a un milione e 200mila euro; l’importo è interamente finanziato dall’ente gestore delle strade nazionali, mentre il Comune col supporto degli enti comprensoriali valligiani e della Provincia ha saldato la parcella del progettista. La gioia è talmente tanta che i ringraziamenti si sprecano. «È doveroso in particolare il nostro grazie ai nuovi vertici di Anas Lombardia i quali si sono dimostrati interlocutori capaci e seri - elenca Carli - all’allora presidente della Provincia di Brescia, Pierluigi Mottinelli, il presidente della Comunità montana, Alessandro Bonomelli, e soprattutto chi mi ha preceduto in questo incarico: Bruno Serini, il quale negli ultimi ani si è dannato l’anima per vedere concretizzata quest’opera». L’intervento è molto complesso perché prima di dar corpo alla rotonda bisognerà costruire a valle un lungo muraglione di sostegno (da progetto la statale si alzerà di un metro dall’attuale livello), creando prima centinaia di micropali in profondità per sostenere le fondazioni. Inoltre, un centinaio di metri circa dell’asta finale del torrente andrà allargata e di conseguenza si dovranno elevare nuovi argini e ampliare il ponte esistente.•. L.Feb.

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