Boschi distrutti, altre risorse

Scenari  terribili dopo il passaggio della tempesta Vaia in Valcamonica
Scenari terribili dopo il passaggio della tempesta Vaia in Valcamonica
Scenari  terribili dopo il passaggio della tempesta Vaia in Valcamonica
Scenari terribili dopo il passaggio della tempesta Vaia in Valcamonica

Si continuerà probabilmente a parlare ancora a lungo della tempesta Vaia: un disastro che ha fatto a pezzi il patrimonio forestale della Valcamonica abbattendo l’equivalente (stimato) di 300 mila metri cubi di legname (prevelentemente abeti rossi) su una superficie di mille ettari. Gli investimenti per ripristinare i boschi arriveranno a non meno di 10 milioni di euro, e sono iniziati quasi subito, perché la Comunità montana aveva dato immediatamente il via al piano di interventi urgenti, e grazie ai finanziamenti regionali e statali, e attraverso i consorzi forestali, in circa otto mesi, da febbraio a settembre 2019, ha effettuato bonifiche per poco meno di due milioni di euro. Naturalmente il ripristino dei danni continua, e ora, grazie a un ulteriore contributo regionale di 4 milioni e 253 mila euro l’ente comprensoriale potrà realizzare dodici progetti sul territorio di altrettanti Comuni relativi al secondo programma 2020 (che riguarda otto municipi) e al terzo del medesimo anno (quattro paesi interessati). Saranno le imprese boschive iscritte all’albo regionale e in subordine i consorzi forestali a eseguire bonifiche, esboschi e sistemazioni di strade d’accesso e di transito nelle località montane. È il caso della Valpaghera di Ceto e della Val Malga di Sonico, dove saranno impiegati rispettivamente 467 mila e 561 mila euro, mentre alla Zumella di Paspardo per la sola bonifica occorreranno 540mila euro e ne serviranno altri 370 mila per un’analoga operazione da effettuare a Saviore fra le località Fabrezza e Rasega. Il programma è stato presentato in Comunità dall’assessore ad Agricoltura e Bonifica montana Enrico Dellanoce e dal direttore del servizio, Gian Battista Sangalli. Il primo ha annunciato che entro l’anno la Regione destinerà alla valle altri fondi da destinare a quei Comuni che hanno subito danni inferiori nei territori interessati dagli schianti, dove non sono comunque mancate distruzioni di pascoli e strade. Sangalli ha invece previsto che «con i sei milioni di euro garantiti finora da Regione e Stato riusciremo a bonificare il 60% dei boschi, senza dimenticare che i Comuni hanno ricevuto altri fondi per questo». «Ritengo che fra l’anno corrente e il prossimo riusciremo ad arginare l’80% dei danni arrecati al patrimonio forestale - dice Sangalli - e sicuramente per attuare questa grande bonifica occorreranno ancora non meno di 3 milioni. Prevedo infine che ci vorranno fra i 60 e gli 80 anni per tornare a vedere boschi decenti». •. L.Ran.

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