Da Angolo a Zavidovici Bosniaci generosi in scena

Il presidente  di Lijlian a Zavidovici con la responsabile di Mala Sirena
Il presidente di Lijlian a Zavidovici con la responsabile di Mala Sirena
Il presidente  di Lijlian a Zavidovici con la responsabile di Mala Sirena
Il presidente di Lijlian a Zavidovici con la responsabile di Mala Sirena

•• La pandemia ha pesato e continua a pesare anche sui progetti umanitari. Per esempio ha bloccato la realizzazione del patto di amicizia tra i Comuni di Costa Volpino, Angolo Terme, Piancamuno, Rogno e Sellero e tre cittadine della Bosnia Erzegovina. L’accordo, firmato una decina di giorni prima del lockdown dello scorso anno, prevedeva una serie di iniziative rimaste in sospeso. È stata rallentata anche la collaborazione, attiva già da alcuni anni, tra alcune amministrazioni comunali camune e l’Associazione culturale bosniaca «Lijlian», che raccoglie gli immigrati residenti in valle e sul Sebino. Con le dovute cautele, però, in questi ultimi mesi i volontari dell’associazione sono riusciti a portare a termine il risanamento dei locali della biblioteca comunale di Angolo. Un restauro eseguito «in solitaria» da un componente del gruppo per proteggere la salute dei libri eliminando l’umidità di risalita presente. Lijlian ha poi continuato a sostenere iniziative nel Paese d’origine dei propri membri. Il presidente del gruppo, Mirso Starcevic, ha raggiunto Zavidovici, uno dei Comuni che sottoscritto il patto d’amicizia con la Valcamonica, per consegnare le offerte raccolte a sostegno dell’Associazione Sirenetta (Mala Sirena). Si tratta di una realtà fondata da alcuni genitori di bambini con disabilità, che lavora con i ragazzini in locali propri fornendo anche un supporto agli assistenti nelle scuole. L’iniziativa è nata a causa delle difficoltà dei governi locale e federale a fornire un supporto alla formazione e all’integrazione dei piccoli con disabilità, e Lijian si è impegnata ad aiutare il progetto. •. G.Gan.

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