Da Edolo a Corteno si viaggia «sul velluto»

di Lino Febbrari
Il nuovo asfalto sulla statale 39 all’altezza del bivio per GallenoIl nuovo aspetto della 39 all’imbocco della galleria San Sebastiano
Il nuovo asfalto sulla statale 39 all’altezza del bivio per GallenoIl nuovo aspetto della 39 all’imbocco della galleria San Sebastiano
Il nuovo asfalto sulla statale 39 all’altezza del bivio per GallenoIl nuovo aspetto della 39 all’imbocco della galleria San Sebastiano
Il nuovo asfalto sulla statale 39 all’altezza del bivio per GallenoIl nuovo aspetto della 39 all’imbocco della galleria San Sebastiano

Tra maggio e giugno il «lifting» aveva riguardato la ampiamente traforata statale numero 42 del Tonale, con la posa in due fasi, prima e dopo il passaggio del Giro d’Italia, di oltre 150 mila metri quadrati di asfalto dalla rotonda di Forno Allione fino a oltre Pontedilegno. Ora finalmente buche e avvallamenti sono un ricordo anche lungo la statale 39 dell’Aprica, da Edolo a San Pietro di Corteno Golgi. È rimasto escluso dal massiccio restauro solamente il tratto vicino al bivio di via Fontanella, appena fuori la galleria di Corteno, dove dovrebbero riprendere a breve i lavori per la riqualificazione e l’allargamento della carreggiata; lavori interrotti da quasi dieci mesi in seguito al ritrovamento di rocce contenenti una minima quantità di arsenopirite. Come sull’altra arteria che solca l’alta valle, pure lungo quella che collega la Valcamonica alla Valtellina l’Anas ha fatto ripavimentare migliaia di metri quadrati di sedime stradale, andando così a cancellare quasi tutti i punti costellati da crateri e cedimenti, da troppi anni dimenticati negli interventi di manutenzione del gestore delle strade nazionali. Per limitare i disagi alla circolazione, le attese colate di bitume sono state messe in opera durante la notte, deviando i pochi veicoli in transito sulla intercomunale Edolo-Santicolo-Corteno dalle 21 alle 6 e, non essendoci alternative, dal paese natale del premio Nobel al valico di Aprica, previa istituzione di un senso unico alternato. UN LAVORO ben fatto, che non solo contribuirà alla sicurezza, ma che farà anche risparmiare denaro agli automobilisti, costretti a decine fino a pochi giorni fa a mettere mano al portafoglio per sostituire pneumatici, sospensioni e mozzi danneggiati. L’unica nota stonata dell’operazione appena conclusa è rappresentata dal mancato taglio delle erbacce, alte in certi punti più di un metro. E, come a Sonico, tra il ponte Dazza e la località Rate de Mul, la pulizia delle cunette colme di terriccio: quando piove l’acqua invece di defluire negli scarichi si riversa sull’asfalto creando pericolose pozzanghere e rigagnoli fangosi. •

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