Dai graffiti ai «Sassi» L’avventura è iniziata

di L.RAN.
Il team della Polisportiva disabili Valcamonica ieri alla partenza da Capo di Ponte
Il team della Polisportiva disabili Valcamonica ieri alla partenza da Capo di Ponte
Il team della Polisportiva disabili Valcamonica ieri alla partenza da Capo di Ponte
Il team della Polisportiva disabili Valcamonica ieri alla partenza da Capo di Ponte

Dal Parco archeologico nazionale dei Massi di Cemmo (di Capo di Ponte) ai Sassi di Matera nel segno della cultura, dell’inclusione e della solidarietà, con nel mezzo un percorso di 1.200 chilometri da coprire in 8 tappe. L’avventura è iniziata ieri mattina proprio dall’ingresso del sito d’arte rupestre: da qui gli atleti della Polisportiva disabili Valcamonica guidati da Mirco Bressanelli, ovvero Giuseppe Romele, Andrea Ghirardi, Emanuele Bersini e Alberto Zin, muovendosi con handbike, carrozzina e tandem per non vedenti e assistiti da un ristrettissimo gruppo di accompagnatori coordinato da Angelo Martinoli, si sono messi in movimento verso la città della Basilicata Capitale europea della cultura 2019. ALLA PARTENZA sono stati salutati dalla presidente dell’associazione Gigliola Frassa e dagli amministratori locali, e poco dopo, lungo la valle, prima a Breno (dove sono stati accolti nella piazza del municipio), e poi a Darfo e a Pisogne, dove hanno fatto altre brevi soste, hanno ricevuto attestazioni di sostegno da parte degli amministratori e dagli ospiti della cooperativa Azzurra. Già nella tarda mattinata il gruppo ha preso la direzione di Mantova, prima tappa del viaggio dopo 145 chilometri. La lunga trasferta patrocinata dalla Comunità montana, celebra il 40esimo anniversario dell’inserimento dell’arte rupestre camuna nel registro Unesco e, appunto, la designazione di Matera come Capitale europea della cultura. Da questa mattina gli atleti affronteranno i 158 chilometri da superare verso Ravenna. •

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