dalla inadeguata illuminazione della strada
La galleria al buio colpisce di nuovo

di Lino Febbrari
I soccorsi al turista olandese ferito sotto la galleria del Gavia
I soccorsi al turista olandese ferito sotto la galleria del Gavia
I soccorsi al turista olandese ferito sotto la galleria del Gavia
I soccorsi al turista olandese ferito sotto la galleria del Gavia

Malgrado le (flebili) luci a led installate qualche anno fa dalle province di Brescia e Sondrio (una sorta di linea guida che ultimamente non funzionerebbero a dovere), i poco più di 400 metri di galleria del Gavia, forse proprio a causa del ritorno al passato, ossia del buio completo, continuano purtroppo a provocare cadute e incidenti.

Quasi sempre le vittime designate sono gli inermi ciclisti che si avventurano nella completa oscurità; capita però che a cadere in trappola siano anche dei motociclisti. L’ultimo episodio, che ha riportato alla ribalta la pericolosità di quel tratto di ex statale gestito da una decina di anni dalla Provincia di Brescia, è accaduto ieri mattina attorno alle dieci nel territorio di Pontedilegno.

Un olandese di 68 anni in sella alla sua bicicletta è andato a sbattere in discesa contro il muro all’interno del tunnel, forse dopo essere stato sfiorato da un’auto in transito. Lo straniero è finito sull’asfalto al centro della carreggiata e solo il caso ha voluto che non venisse travolto da un auto che lo seguiva a poche decine di metri di distanza. L’allarme alla centrale unica del 112 è stato immediato.

Il ferito dapprima è stato soccorso da un equipaggio dell’Arnica di Berzo Demo, che stava rientrando da una precedente missione e in procinto di passare la mano ai colleghi di Camunia Soccorso (da qualche tempo la postazione di Ponte di Legno è gestita a turno dalle due associazioni unitariamente agli Amici di Ponte), poi da un elicottero dei Vigili del fuoco di Trentino Soccorso che l’ha trasportato in volo all’ospedale Santa Chiara di Trento. Il ciclista avrebbe riportato la frattura di un femore e diversi altri traumi, ma non sarebbe in pericolo di vita. Anche stavolta tutto sommato è andata bene. In molti ieri hanno puntato l’indice sull’impianto di illuminazione che funzionerebbe a singhiozzo. Una decina di giorni fa, in occasione della 500esima salita in bicicletta di Tarcisio Persegona, un industriale parmense 78enne da qualche anno impegnato su è già tra Valcamonica e Valtellina, la comitiva che accompagnava il recordman (tra gli altri c’era Francesco Moser) ha attraversato il tunnel senza poter contare sulla fioca luce dei «lumini» posizionati (salendo) sulla spalla sinistra del tunnel.

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