I marinai celebrano 60 anni vissuti sulla cresta dell’onda

di Alessandro Romele
Un gruppo di marinai in congedo della sezione pisogneseLa cerimonia di inaugurazione del monumento nel 1969
Un gruppo di marinai in congedo della sezione pisogneseLa cerimonia di inaugurazione del monumento nel 1969
Un gruppo di marinai in congedo della sezione pisogneseLa cerimonia di inaugurazione del monumento nel 1969
Un gruppo di marinai in congedo della sezione pisogneseLa cerimonia di inaugurazione del monumento nel 1969

I marinai di Pisogne festeggiano domenica i 60 anni della fondazione, insieme alle nozze d’oro con il monumento «Al Marinaio», posizionato sul lungolago del paese. Una giornata molto importante per il sodalizio dei «solini blu», fondato nel 1959 da un pugno di marinai di leva coordinati da quello che fu il primo presidente, Eligio Temponi, e intitolato al sergente Vittorio Poni, croce al valor militare nella seconda guerra mondiale. Unico gruppo dell’Anmi, l’associazione dei marinai, nel panorama della Valle Camonica, conta un centinaio di tesserati provenienti da tutto il territorio. Presidente è Sergio Andreoli che, con il suo vice Gianbattista Ondelli, ha steso un ricco programma di iniziative per ricordare al meglio gli importanti anniversari. «È CON GRANDE GIOIA - ha sottolineato Andreoli - che ci apprestiamo a commemorare due eventi a noi cari, e che ci richiamano entrambi al ricordo di una storia vissuta e votata al sacrificio: quella dei nostri giovani marinai dell’epoca che hanno dedicato la propria giovinezza, la passione e, in alcuni casi, anche la loro vita alla Patria». «Se oggi viviamo in un’epoca di benessere - continua il Presidente - è grazie anche a loro. Non è retorica, ma è storia, è manifestazione e continuità di valori, è mantenere vivo lo spirito marinaresco di fratellanza, di convivenza rispettosa con il mare e l’acqua, da sempre simboli evocanti gli orizzonti blu che dipingono il senso della pace e dell’armonia tra gli uomini». Proprio per questo, nel 1969, venne realizzato il grande monumento: la famosa e gigantesca àncora blu, sistemata in bella vista sulla passeggiata a lago del paese. Cimelio del primo conflitto mondiale, del peso complessivo di quasi 50 quintali e alto oltre 5 metri, è sorretto da un simbolico basamento a forma di «Rosa dei Venti» in cemento, su cui alcune lapidi in bronzo riportano i nomi dei ventidue pisognesi caduti in mare. Le celebrazioni prenderanno il via alle 9 di domenica, il ritrovo è nel giardino della Rsa in Via Romanino. Da qui, alle 10, partirà il corteo, accompagnato dalle note della banda musicale cittadina, che accompagnerà i partecipanti ai diversi monumenti delle associazioni d’arma; alle 11 l’alzabandiera alla grande àncora, con la messa celebrata all’aperto. Alle 12.15 infine, dopo l’intervento delle autorità, la cerimonia del lancio nel lago della corona di fiori, a ricordo degli amici marinai caduti e dispersi in mare. •

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