L’incubo dell’orso bruno dietro il bovino sbranato

di Luciano Ranzanici
La carcassa della vacca presentava delle profonde ferite alla gola e al costato: il bovino potrebbe essere stato preda di un orso bruno
La carcassa della vacca presentava delle profonde ferite alla gola e al costato: il bovino potrebbe essere stato preda di un orso bruno
La carcassa della vacca presentava delle profonde ferite alla gola e al costato: il bovino potrebbe essere stato preda di un orso bruno
La carcassa della vacca presentava delle profonde ferite alla gola e al costato: il bovino potrebbe essere stato preda di un orso bruno

L’ombra dell’aggressione di un orso si allunga sulla macabra scoperta avvenuta a Pian d’Astrio in territorio di Breno. In un prato è stata ritrovata la carcassa di un bovino sgozzato con profonde ferite simile a quelle inferte da unghie affilate come quelle appunto di un plantigrado. A supportare l’ipotesi che la vacca sia stata uccisa da un orso bruno la profondità delle lesioni. Ma gli esperti non escludono neppure che la mucca sia stata sbranata dai lupi, come lascerebbe intedere lo squartamento. L’episodio è avvenuto l’altra notte al Pià, ma le foto dell’animale ucciso sono state diffuse solo nelle ultime ore. È stato Vittorio Poli, l’esperto pastore di Niardo che gestisce il pascolo e con la sua famiglia una cascina con attigui terreni dove pascolano gli animali, ad accorgersi dello scempio. Mentre pascolava la mucca è stata assalita alle spalle: il predatore le ha inferto una profonda ferita al collo, prima affondare unghie e denti sul fianco sinistro. La morte tuttavia sarebbe avvenuta per soffocamento: l’orso o i lupi avrebbero stretto come in una morsa la trachea della vacca fino a provocarne il decesso. La specie responsabile della cruenta aggressione non è stata identificata, ma stabilire se in zona ci siano dei lupi o un orso è un aspetto fondamentale dal punto di vista della sicurezza, ma anche da quello scientifico per studiare la biodiversità del territorio camuno. La presenza del lupo non sarebbe una novità, quella dell’orso al contrario rappresenterebbe un aspetto da studiare. La maggioranza dei plantigradi in stato di libertà hanno un radiocollare per studiare i loro spostamenti e nel caso ad aggredire la vacca fosse stato un orso potrebbe arrivare da lontano. L’orso dopo aver ucciso le sue prede ne apre l’addome e nutrendosi delle viscere. Sul posto per i rilievi si sono portati gli agenti della Polizia provinciale accompagnati dal gestore della cascina e dei terreni a pascolo. Nell’occasione sono stati eseguiti de prelievi per determinare il dna e comunque si sta facendo largo l’ipotesi che ad accanirsi sulla mucca sia stato proprio un lupo. A Pian Astrio sono intervenuti anche i volontari del Gruppo Grandi Carnivori della Provincia che da alcuni anni sta effettuando delle operazioni di monitoraggio sulla presenza dell’orso bruno e del lupo sul territorio provinciale. In zona l’episodio ha suscitato qualche lecita preoccupazione da parte dell’esperto conduttore del sito un pastore che per anni ha gestito le malghe in località Stabio di proprietà del Comune di Niardo, ma anche da parte di diversi proprietari di cascine al Pian d’Astrio, località di soggiorno estivo.•.

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