Non è stato difficile mettere insieme in tempi relativamente rapidi uno straordinario patrimonio etnografico. La gente della Valcamonica ha messo volentieri a disposizione oltre 400 mini film di famiglia che raccontano tante storie private del Novecento, e questa sera a Breno, i promotori dell’iniziativa proporranno un ampio stralcio di questo viaggio collettivo per immagini. Parliamo dell’esito del progetto «La memoria dei fiori», realizzato dall’Archivio Cinescatti di Lab 80 di Bergamo grazie a un finanziamento della Regione: fra la fine del 2019 e l’inizio dell’anno in corso, attraverso una chiamata pubblica sono stati raccolti e digitalizzati filmati familiari girati tra gli anni ’20 e gli anni ’90 che erano stati conservati ma ormai dimenticati. E l’Archivio Cinescatti? Questa realtà che si dedica alla conservazione di film amatoriali è stata costituita nel 2010 su iniziativa di Laboratorio 80 proprio per raccogliere memorie filmiche inedite sul territorio bergamasco. In seguito l’attività di è estesa all’intera Lombardia, e a oggi i promotori sono riusciti a raccogliere e conservare 3.500 documenti realizzati da privati a partire dal 1926 (la prima pellicola risale a quell’anno). IN VALCAMONICA, l’Archivio Cinescatti ha lavorato digitalizzando riprese artigianali di feste, riti tradizionali, iniziative pubbliche e anche eventi privati (matrimoni, comunioni, vacanze e piccole) datate fino agli anni ’80. Questa sera alle 21, in piazza Sant’Antonio e nell’omonima chiesa in caso di maltempo, si terrà una proiezione gratuita di un buon numero di questi documenti, grazie alla collaborazione della Comunità montana, del Comune e di Maraéa, l’archivio della memoria della Valcamonica. Le immagini saranno accompagnate dalla musica dal vivo del chitarrista Luca Brembilla. La partecipazione all’evento può avvenire solo su prenotazione (a info@laboratorio80.it o telefonando al numero 035 342239 fino alle 18), indicando il numero di partecipanti con nome e cognome. Ovviamente anche in questo caso sono obbligatori l’uso della mascherina e il distanziamento sociale.