La strada agricola porta in dote il turismo

L’inaugurazione della strada agricola tra Montecampione e Bovegno
L’inaugurazione della strada agricola tra Montecampione e Bovegno
L’inaugurazione della strada agricola tra Montecampione e Bovegno
L’inaugurazione della strada agricola tra Montecampione e Bovegno

La giornata di giovedì era particolarmente fredda ai 1.820 metri di quota del Dosso Rotondo, lungo la cresta che separa Artogne da Bovegno e la Valcamonica dall’alta Valtrompia. Lo si capisce chiaramente osservando la foto ricordo scattata ai rappresentanti degli enti locali e comprensoriali che si sono ritrovati sul posto per una occasione particolare. Faceva freddo, ma col rischio di imminenti nevicate non si poteva attendere oltre per l’inaugurazione della strada agricola di collegamento tra Valcamonica e Valtrompia, un tracciato che dal Piano delle Camere, poco oltre il Plan di Montecampione, consente di raggiungere la cascina Casinetto di Redicampo, appunto nel territorio di Bovegno. Come dice chiaramente il nome l’opera, sostanzialmente un ampliamento di un tracciato già esistente prima poco più di un sentiero, è stata realizzata soprattutto al servizio di chi in quest’area alleva bestiame, ma tutti sperano che presto possa diventare sfruttabile anche per obiettivi turistici, perché il percorso attraversa un territorio pieno di bellezze naturali e perché proprio poco oltre la località Dosso Rotondo sono state rinvenute alcune incisioni rupestri risalenti al Neolitico. «Questo è un bel momento di incontro tra la Valtrompia e la Valcamonica - hanno commentato la sindaca di Artogne Barbara Bonicelli e il collega di Bovegno Manolo Rossini insieme ai presidenti delle due Comunità montane -; su una strada che unisce due comunità nel contesto suggestivo di Montecampione». Se in passato queste creste erano un luogo di passaggio per scopi anche commerciali, non è escluso che in un prossimo futuro il nuovo collegamento faciliti altre attività. L’intervento ha preso il via nel 2020 con la firma del primo protocollo d’intesa tra i due enti locali, è stato confermato con qualche modifica l’anno seguente e realizzato questa estate. È costato 125mila euro coperti dalla Comunità montana di Valcamonica per 40mila, dalla Regione per 45mila e per 20mila da ciascuno dei due Comuni. Significativa infine la scritta realizzata sul casello del confine comunale: «In questo luogo è obbligatorio darsi la mano». D.Ben.

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