Nell’estate del Cai escursioni «sicure» ma niente fiaccolata

Anche quest’anno per la montagna si annuncia un anno caldo. I grandi spazi aperti sono rassicuranti in momenti come questi in cui il distanziamento resta la regola. Così anche il Cai di Borno, che ha riaperto la sede e riavviato l’attività di gruppo, pur nel rispetto delle regole ha iniziato a pensare all’estate, che comunque sarà priva dell’evento clou: la fiaccolata. È ormai certo che la sera dell’8 agosto non sarà quella che si conosceva fino a due anni fa. Gestire un evento di così grande portata quando l’emergenza non è ancora alle spalle non è né possibile né corretto. Ecco perchè il direttivo anche quest’anno rinuncerà. Ma ci sarà comunque modo di mantenere viva la tradizione. Nella serata che precederà la giornata dedicata a San Fermo, il Cai si impegnerà ad accendere falò sulle montagne di Borno e magari a ripetere, con una piccola delegazione come lo scorso anno, una fiaccolata simbolica con pochi iscritti. Non mancheranno invece gite ed escursioni organizzate: i ragazzi, che restano il principale target di riferimento, saranno coinvolti in un mini corso che prevede quattro gite, magari in piccoli gruppi, tutte sul territorio comunale, così da riscoprire luoghi dimenticati e avvicinare i più piccoli alla montagna. Sono previste uscite anche per gli adulti, così come resta attiva la consulenza degli istruttori che in qualsiasi momento sono disponibili a dare informazioni sul territorio di competenza. La sede, recentemente rimessa a nuovo, ha riaperto le porte, e non è che il primo passo per far rivivere la sezione. Intanto i volontari sono impegnati sui sentieri per la manutenzione ordinaria: dopo l’inverno particolarmente nevoso sono tanti quelli che hanno bisogno di interventi, specie nelle zona di San Fermo, del Moren e del Pizzo Camino. Alcuni tratti sono scivolati a valle mentre in alcuni casi sono i cartelli direzionali a essere collassati.•. C.Ven.

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