Panchine arcobaleno L’appello di EquAnime

Ungheria e Polonia a parte, in Europa l’Italia continua a essere un Paese in ritardo a proposito di politiche contro pregiudizi e violenze nei confronti di chi vive una sessualità non «ortodossa». Lo sanno bene gli attivisti di EquAnime di Valcamonica, un’associazione di promozione sociale che da sei anni si batte contro le discriminazioni di genere e legate all’orientamento sessuale, e che lancia un’iniziativa di inclusione che vuol coinvolgere tutte le amministrazioni comunali. Giugno è il «Mese del Pride», con il quale si dà voce a coloro che non sono ascoltati e rimangono nell’ombra, e il direttivo di EquAnime, presieduto da Giulia Cotti Comettini e che vede in prima linea il suo vice Gabriele Prandini, già sindaco di Braone, propone la realizzazione sul territorio camuno di panchine arcobaleno: un ampliamento concettuale prima ancora che cromatico delle panchine rosse contro la violenza sulle donne. Panchine multicolor che «sono esteticamente belle e suscitano gioia e allegria mentre invitano alla riflessione». «Per la realizzazione la nostra associazione e i nostri soci si rendono subito disponibili - dice Gabriele Prandini -, dipingendo per esempio direttamente le sedute già esistenti e se occorre collaborando per una eventuale inaugurazione. Ci auguriamo che più amministrazioni locali raccolgano la nostra sfida dando fiducia a quest’idea, che vuole rappresentare una simbolica apertura nei confronti delle diversità presenti sul territorio». L’adesione dovrebbe avvenire preferibilmente entro lunedì 28 giugno, la data che ricorda i moti di Stonewall, una pagina nera di storia che vide la polizia di New York caricare gruppi di omosessuali in un bar. I riferimenti di EquAnime sono Giulia Cotti Comettini (raggiungibile al 328 0390685) e Gabriele Prandini (349 6401029). L.Ran.

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