Parola d’ordine riqualificare Italia nostra guarda ai viadotti

di Luciano Ranzanici
La trasformazione  grafica immaginata per il «viadotto dei graffiti rupestri» di CapodiponteArrampicata sportiva sui piloni del viadotto di Cividate
La trasformazione grafica immaginata per il «viadotto dei graffiti rupestri» di CapodiponteArrampicata sportiva sui piloni del viadotto di Cividate
La trasformazione  grafica immaginata per il «viadotto dei graffiti rupestri» di CapodiponteArrampicata sportiva sui piloni del viadotto di Cividate
La trasformazione grafica immaginata per il «viadotto dei graffiti rupestri» di CapodiponteArrampicata sportiva sui piloni del viadotto di Cividate

Ci sono molte proposte nel quaderno «Per un nuovo paesaggio della mobilità in Valle Camonica» di Italia nostra, e tra le previsioni che prevedono recuperi e abbellimenti c’è anche un capitolo sulla rigenerazione di un genere di «paesaggio» veramente dimenticato: la riqualificazione dei tre viadotti della superstrada statale 42 nei territori comunali di Cividate e di Capodiponte. Iniziando dal ponte che precede la galleria Santo Stefano, l’associazione guidata da Dario Furlanetto ha pensato alla realizzazione di spazi attrezzati per attività ludiche e sportive al coperto, e quindi utilizzabili in ogni condizione atmosferica, in coabitazione con gli attuali posti auto. Una proposta che prevede quindi l’integrazione fra l’esistente e un sistema di gestione degli spazi più dinamico. Una revisione ricreativa in grado di poter convivere con la dozzina di parcheggi esistenti oggi proprio sotto il viadotto. Se si pensa a una palestra tradizionale, però, si sbaglia direzione. Proprio l’originalità dello spazio offrirebbe opportunità difficili o addirittura impossibili da creare nel contesto urbano nel centro centro di Cividate. Si parla così di dare spazio a discipline adatte per questi spazi all’aperto come arrampicata sportiva (sui piloni del viadotto), la ginnastica, le arti marziali e i giochi per i bambini, evidentemente Anas permettendo. In questo caso Italia Nostra ha ipotizzato un investimento complessivo di poco più di 110mila euro da distribuire tra Comune (66.100 euro) e Anas. La riqualificazione dei due viadotti di Capodiponte è in teoria più semplice, perché sotto il primo manufatto si trova una rotonda, mentre il secondo interseca la ex statale 42 quasi all’altezza dello svincolo verso Sellero. La proposta della sezione camuna di Italia nostra prevede nel primo caso la realizzazione sulle superfici del manufatto di riproduzioni dei graffiti rupestri della valle in grado di comunicare con forza il territorio e le sue unicità. Relativamente al secondo intervento è stato invece ipotizzato il ricorso al mimetismo cromatico che si rifà all’artista e studioso del colore austro/italiano Jorrit Torquist, l’autore dello studio cromatico per il camino del termoutilizzatore di Brescia per conto dell’allora Asm. In questo caso la decorazione, dal costo di 372mila euro (un impegno di spesa ipotizzato completamente a carico dell’Anas), prevederebbe l’inserimento di una serie di elementi colorati a comporre un quadro indistinguibile dal contesto; una scomposizione architettonica, insomma. •.

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