In Valcamonica

Presa a coltellate e rapinata mentre sta tornando a casa

di Alessandro Romele
Sessantenne di Pisogne ricoverata a Lovere. Fermato uno dei tre aggressori: era tornato a restituire la borsetta
Pisogne, in Valcamonica: i carabinieri sul luogo dell'aggressione
Pisogne, in Valcamonica: i carabinieri sul luogo dell'aggressione
Il luogo dell' aggressione a Pisogne

Un agguato. L’aspettavano nei pressi della sua abitazione. Lei, assistente alla persona, stava rincasando dopo una giornata di lavoro nella contrada Collaela quando è stata aggredita da tre individui che volevano rapinarla della borsetta.

L’aggressione è durata pochi istanti, ma per la vittima sono apparsi un’eternità. Tutto è successo in Valcamonica, a Pisogne, in pieno centro storico: erano le 19,30 quando una sessantenne di origini ucraine, stava percorrendo la via Monti in direzione Pieve. Tre ragazzi - uno di nazionalità nordafricana, gli altri due con tutta probabilità italiani - a volto scoperto, l'hanno fermata con la scusa di chiederle informazioni all'altezza dell'antica porta medievale risalente al XIV° secolo. Uno di loro ha cercato di strapparle la borsa, ma la badante non ha mollato la presa.

Nella colluttazione uno dei tre rapinatori ha sfoderato il coltello, affondando la lama più volte nel braccio destro della vittima.

Sottratta la borsa, i tre sono fuggiti in direzione di via Torrazzo, per poi dileguarsi nei pressi della strada provinciale. La badante, in preda al dolore e al panico, ha cominciato a gridare. Le sue urla hanno richiamato l’attenzione di dei residenti e mentre qualcuno iniziava a incoraggiare e medicare la 60enne sul posto sono giunti i soccorsi e le forze dell'ordine. Prima di loro però, uno dei tre, un giovane con precedenti, si è rifatto vivo per restituire il maltolto, ma è stato fermato sul posto dai carabinieri di Artogne e del Nucleo Radiomobile di Breno.

Della vittima si sono presi cura i volontari dell'associazione Santa Maria Assunta di Pisogne: la ferita all'arto è stata medicata sull'ambulanza e successivamente la vittima è stata trasportata al pronto soccorso di Lovere. Se la caverà con alcuni giorni di riposo. Sul caso, stanno indagando i carabinieri: si serviranno delle telecamere dei circuiti di sorveglianza presenti nel quartiere, ma soprattutto ascolteranno il giovane fermato. I suoi complici potrebbero avere le ore contate.

La borsa della vittima gettata a terra e tracce di sangue
La borsa della vittima gettata a terra e tracce di sangue

La zona in cui è avvenuto il fatto è solitamente tranquilla, anche se in passato si sono registrati alcuni episodi di atti vandalici, ma mai atti di violenza. Poco distante dalla piazza principale, la via Monti si inerpica verso la zona collinare e fiancheggia il Parco Damioli: poche le abitazioni, così come scarsa è l'illuminazione pubblica – l’aggressione è avvenuto nella piena oscurità di un antico arco - ma è presente la sede dell'unità operativa del Servizio Multidisciplinare Integrato per le dipendenze Il Mago di Oz, ed il parcheggio vicino viene spesso utilizzato dai residenti dell'area centrale del paese.

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