Riscoperte culturali Un omaggio a Boldini firmato da «Resistere»

di L.RAN.

Nel passato la Valsaviore è stata la terra natale di personaggi che hanno lasciato il segno nell’arte e nella cultura. Tra i tanti vanno ricordati in particolare lo scultore Beniamino Simoni, l’autore di gran parte delle settecentesche statue della Via Crucis di Cerveno, e soprattutto Bernardino Zendrini, originario di Valle, matematico sovrintendente alle acque della laguna di Venezia, inventore di quel Mose ante litteram rappresentato dai «murazzi» del ’700. ERA INVECE nato a Saviore Cristoforo Boldini, meno conosciuto dei primi due ma loro contemporaneo, che recentemente è stato riscoperto. Si deve al saviorese Germano Sisti, uno degli animatori del gruppo «Resistere» e appassionato dei lavori di Boldini, il merito di aver svolto uno studio con copia fotografica del manoscritto dello scrittore e ricercatore compaesano sull’eremo dei santi Pietro e Paolo di Bienno (l’originale è custodito proprio qui). La trascrizione del documento è stata effettuata da Ivan Faiferri, giovane archivista e studioso, che ha raccolto in una pubblicazione le memorie storiche, geografiche, sociali, economiche e politiche della Valcamonica d’inizio ’800. L’idea del libro «Racconti di Cristoforo Boldini da Saviore. Zibaldone annotato di memorie camune» è stata condivisa dal gruppo saviorese e da Luca Giarelli, presidente della Società storica e antropologica di Valle Camonica, che ne ha curato la pubblicazione. «Questo manoscritto è una testimonianza di grande importanza per la storia della valle - sostiene Sisti - ed è un indizio della ricchezza materiale presente negli archivi e non ancora scoperta. Cristoforo Boldini partecipò direttamente agli avvenimenti dell’epoca napoleonica che hanno formato le nostre idee nel campo dei diritti e della libertà di pensiero».

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