Scuola accogliente col fai da te

I protagonisti  delle operazioni di tinteggiatura della scuola di Niardo
I protagonisti delle operazioni di tinteggiatura della scuola di Niardo
I protagonisti  delle operazioni di tinteggiatura della scuola di Niardo
I protagonisti delle operazioni di tinteggiatura della scuola di Niardo

Sono state tante le scuole italiane che, nel tentativo di recuperare soprattutto la socialità persa nel lunghi mesi della didattica a distanza, hanno allestito laboratori e corsi durante l’estate. È successo anche a Niardo, con un progetto realizzato in due momenti diversi. Nelle mattinate dal 9 al 13 agosto i protagonisti sono stati i ragazzini che hanno frequentato la seconda media, e dal 16 al 20 quelli più giovani che hanno frequentato la prima e residenti a Niardo e a Braone. Poi, sabato scorso, l’iniziativa «Cambio look...Cambio la mia scuola» si è conclusa con la verifica del lavoro svolto e la consegna degli attestati agli studenti partecipanti. Di quale lavoro si è trattato? Come si intuisce dal titolo scelto per l’iniziativa, della ritinteggiatura di una parte delle aule da parte dei ragazzi, ma col supporto fondamentale di alcuni richiedenti asilo che fanno capo al progetto di accoglienza gestito ormai da tempo dalla cooperativa «K-pax». È stata una campagna di promozione della cittadinanza attiva e della cura dei beni comuni la cui conclusione è stata fatta coincidere con l’apertura dell’anno scolastico, con la benedizione dei ragazzi e dei locali rinnovati da parte del parroco don Fabio Mottinelli e con l’intervento del dirigente dell’Istituto comprensivo Tonolini Paolo Gheza e dei sindaci di Niardo e Braone, Carlo Sacristani e Sergio Mattioli. È stato il primo cittadino «padrone di casa» a sottolineare il «senso di responsabilità e di condivisione dimostrato dagli alunni nel rispetto e dei locali della scuola. Questo è un ulteriore tassello del percorso che li porta sempre più verso l’educazione e la tutela dell’ambiente». L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Niardo, curata dalla delegata alle Politiche giovanili Roberta Calzoni, che l’ha seguita con la docente Cristina Cominini, con la cooperativa Arcobaleno e la coop sociale K-Pax che come detto si occupa dei rifugiati politici ospitati da tempo in paese. Come detto l’obiettivo era quello di migliorare la qualità dell’ambiente scolastico, rinnovandolo e rendendolo più accogliente. L’operazione è perfettamente riuscita e i ragazzi, appunto sotto la guida dei giovani rifugiati già autentici esperti in questo lavoro, si sono dedicati con entusiasmo alla ritinteggiatura degli spazi e alle successive pulizie. Ma hanno anche provveduto alla preparazione di una nuova cartellonistica di benvenuto e alla creazione di un’aula di lettura. •. L.Ran.

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